Lo storico giardino di Maredolce dell’omonimo Castello arabo nell’area di Brancaccio , sarà gestito dalle cooperative So.Svi.Le. e Libera..mente e dall’A.D.A. – Associazione per i Diritti degli Anziani di Palermo.
La consegna delle chiavi per l’accesso agli spazi avverrà domani, alle 16,30, alla presenza di Leoluca Orlando, nella doppia veste di sindaco e di presidente del Comitato di Pilotaggio del sito seriale “Palermo arabo – normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale”.
Alla cerimonia saranno inoltre presenti Sergio Alessandro , dirigente generale del Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Aurelio Angelini , direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, Lina Bellanca , soprintendente dei Beni culturali e ambientali di Palermo, Manfredi Leone e Giuseppe Barbera, docenti presso l’Università degli Studi di Palermo.
L’iniziativa si concluderà alle 19 con un concerto eseguito dalla Cantoria del Teatro Massimo.
L’associazione temporanea di scopo della quale fanno parte le tre realtà, in base all’atto di concessione gratuita, utilizzerà il bene per svolgere attività di sostegno e inclusione a beneficio di categorie sociali svantaggiate, creando momenti aggregativi tra giovani e anziani del quartiere Brancaccio.
Un bene abbandonato per anni diventerà dunque un’ occasione di riscatto per tutto il territorio di Brancaccio.
Il giardino di agrumi si estende per circa 36 mila metri quadrati ed è ancora oggi vocato alla produzione del mandarino tardivo di Ciaculli, denominazione legata alla vicina contrada, nella quale permangono brani del sistema tradizionale ottocentesco di irrigazione
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