Saranno celebrati martedì 10 ottobre alle 10 i funerali di Marcello Clausi nella chiesa di Santa Maria di Monserrato in via delle Croci a Palermo.

L’editore e direttore della rivista Cult è stato stroncato la notte tra sabato e domenica da un infarto. Un notizia che ha lasciato nello sconforto amici e colleghi che si sono stretti alla moglie Serena e ai bambini.

Tantissimi i messaggi su Facebook. Ecco il ricordo di Vincenzo Lombardo.

Marcello Clausi era un mio amico. Lo è stato sin dal primo giorno che l’ho conosciuto alle prese con il suo Cult. Mai scomposto, mai fuori le riga, sempre disponibile: un uomo di garbo che si scontra con il tempo di oggi.
Con il suo stile ha raccontato una città, una Sicilia a colori ma anche in bianco e nero. E’ entrato nei salotti che contavano facendoceli conoscere senza mai sbavature e con lo sguardo da giornalista. Era apprezzato tanto a Palermo come a Milano dove il suo Cult era accreditato nelle maggiori maison di moda italiane.
Il suo “chi c’era e chi c’è” è rimasto memorabile. Come non ci sei su Cult? E qui la corsa a “postare” foto sul dorso finale del suo giornale. Giovani o gentil signore non faceva la differenza. Bisognava esserci.
Marcello con garbo rispondeva a tutti. Le signore, anche segnate dal tempo e dalla tante primavere, lo fermavano per strada e gli annunciavano sfavillanti eventi a cui il suo giornale, che raccontava anche i costumi di Palermo e Catania, non poteva mancare. 

Poi la crisi economica italiana. Quella città che amava tanto raccontarsi preferì il low profile. La crisi della pubblicità, il cambio di passo dell’editoria moderna portano Marcello ad abbandonare l’edicola e passare sul “famigerato web”. Il giornale diventò Cult Travel.

Fu un cambio di passo ma non di entusiasmo. Studiava Marcello come poter riprendere la felice esperienza di Cult e tornare nelle edicole.

Sotto la sua giacca, come era solito vestire, teneva al collo, ben nascosta, una piccola macchina fotografica, abitudine non persa anche nell’era degli smart phone con doppia camera. La utilizzò, a luglio, all’esclusivo evento di Dolce & Gabbana di Villa Igiea, unico giornalista presente, e poi al Castello Lanza di Branciforte di Trabia.
Gli scatti di quella serata finirono sul suo Cutl Travel e sul Giornale di Sicilia.
L’indomani Marcello mi chiamò, sornione e soddisfatto. Dovevamo rivederci.

Oggi l’inaspettata telefonata di una amica e collega Alessandra Galioto con la voce spezzata al telefono: Marcello non c’è più. Gelo. 47 anni, tre figli, di cui due gemellini, e una donna accanto, Serena, straordinaria e combattiva come Marcello che di battaglie con la vita ne aveva già vinta una.
Che tristezza, oggi, caro amico mio! Ciao”