Una grande torta Savoia (la sua preferita) con la scritta “Tanti auguri Maestro”, due candeline a comporre il numero 80, gli abbracci del sovrintendente Francesco Giambrone, del direttore artistico Oscar Pizzo, del direttore di produzione Giovanni Mazzara, di tutto lo staff. Ma soprattutto il “Tanti auguri a te” suonato dall’Orchestra del Teatro Massimo, la “sua” Orchestra di cui è direttore musicale da oltre tre anni. Così il Maestro Gabriele Ferro ha festeggiato ieri i suoi ottant’anni, con un brindisi a sorpresa organizzato nella pausa delle prove de “L’italiana in Algeri” di Gioacchino Rossini, che debutta al Massimo il 23 novembre. Una vera sorpresa per il Maestro, nato a Palermo, che si è commosso e ha ringraziato tutti: “Questo Teatro è il posto più bello dove festeggiare”.
“Faccio gli auguri di buon compleanno a Gabriele Ferro a nome mio, di tutto il teatro e del nostro pubblico che lo ha amato e seguito in tutti questi anni in cui è stato sempre molto legato al teatro della sua città – dice il sovrintendente Francesco Giambrone –. Un legame che da tre anni e mezzo a questa parte si è rafforzato con l’assunzione della direzione musicale, uno straordinario lavoro che ha portato a risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.
“Un ringraziamento e un augurio anche a nome di tutta la città – dice Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo – una città mosaico di cui Gabriele Ferro è una tessera preziosa”. “Grazie – aggiunge il direttore artistico Oscar Pizzo – per il suo lavoro attento, appassionato, una cura amorevole dell’Orchestra che ha portato a frutti straordinari”.

Ferro ha compiuto gli studi musicali, pianoforte e composizione, diplomandosi al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Nel 1970 ha vinto il concorso per giovani direttori d’orchestra della Rai, collaborando da allora con le sue orchestre, con quella dell’Accademia di Santa Cecilia e della Scala di Milano per i concerti sinfonici. Ha riscosso un ampio successo internazionale dirigendo i Wiener Symphoniker, i Bamberg Symphoniker, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestra WDR, la Cleveland Orchestra, e l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Ha inoltre collaborato per molti anni con l’Orchestre National de France. È stato direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Siciliana (1979-1997), direttore principale dell’Orchestra della Rai di Roma (1987-1991), Generalmusikdirektor dello Stuttgart Staatstheater (1991-1997), direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli (1999-2004) e direttore principale del Teatro Massimo di Palermo (2001-2006).

Il suo repertorio spazia dalla musica classica alla contemporanea, nell’ambito della quale ha diretto in prima mondiale opere di Berio, Clementi, Maderna, Stockhausen, Ligeti, Nono, Rihm, Battistelli, Betta . Si è dedicato al melodramma sia in Europa che negli Stati Uniti, affrontando un repertorio che va dal Settecento al Novecento e collaborando assiduamente con teatri quali la Fenice di Venezia, La Scala di Milano, l’Opera di Roma, il Comunale di Firenze, la Bastille e lo Châtelet di Parigi, il Muziektheater di Amsterdam, il Grand Théâtre di Ginevra, la Bayerische Staatsoper di Monaco, l’Opera di Chicago, la San Francisco Opera, la Los Angeles Opera, l’Opera di Tel Aviv, la Deutsche Oper di Berlino, il Teatro Real di Madrid, il Covent Garden Royal Opera House di Londra inclusa una lunga tournée in Giappone con Così fan tutte di Mozart. Con il grande successo di Elektra di Strauss a Napoli ha ricevuto il premio Abbiati. È stato ospite dei maggiori festival internazionali, tra cui le Wiener Festwochen, il Festival di Schwetzingen, lo Schleswig Holstein Musik Festival, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Maggio Musicale Fiorentino, Coruña Mozart Festival, Ferrara Musica e la Biennale di Venezia. Ha trionfato con Il flauto magico di Mozart al Grand Théâtre di Ginevra, un successo ripetuto nel febbraio 2009 con Salome di Strauss. Su invito di Piero Farulli è docente di direzione d’orchestra alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha inciso per Sony, Emi, Erato e Deutsche Grammophon.

È accademico di Santa Cecilia, e gli è stato conferito il prestigioso premio “Beste Aufführung” 2012 da «Opernwelt» per La Sonnambula di Bellini, diretta a Stoccarda nell’aprile 2012. È tornato al San Carlo di Napoli dopo avere diretto Semiramide di Rossini con la regia di Ronconi nell’autunno 2011 e Les pêcheurs de perles di Bizet nell’ottobre 2012 nonché l’inaugurazione della Stagione Sinfonica 2013/2014 e Salome di Strauss. Nel 2015 ha diretto a Stoccarda Il Vologeso di Jommelli, curando personalmente la versione strumentale. L’opera è stata premiata dalla rivista «Opernwelt» come la più interessante dei cartelloni tedeschi 2015. Nel marzo 2016 ha avuto un grande successo alla Staatsoper di Amburgo con Guillaume Tell e a novembre ha inaugurato la stagione del Teatro San Carlo di Napoli con Otello di Rossini.