Un linguaggio evocativo che porta in scena il mare grazie a un impianto scenico di forte impatto e da un potente soundscape teatrale dal sapore elettronico: Moby Dick di Michele Losi e Mariasofia Alleva va in scena al Teatro Libero di Palermo da giovedì 14 a sabato 16 dicembre, alle 21.15.
La regia è dello stesso Losi e, sul palco, gli attori Mariasofia Alleva, Andreapietro Anselmi, Lucia Donadio, Lucio de Francesco, Carolina Leporatti e Joseph Scicluna. Per la 50esima Stagione Internazionale di Teatro Libero si torna a navigare sul mare dell’esistenza con il classico della letteratura di Melville in una produzione Pleiadi Art Productions, Campsirago Residenza teatrale (Lecco): l’adattamento drammaturgico è fedele alla trama del romanzo, scegliendo di far emergere le tensioni esistenziali dei personaggi. Si compone un Moby Dick nel quale l’alternanza tra profondità individuale e azione collettiva definisce il ritmo e la forma dello spettacolo, lasciando spazio anche a momenti ironici e comici.
Ismaele si muove tra le angosce e le elucubrazioni dei personaggi minori creati da Melville, riuniti sul pontile della baleniera, in uno spazio drammaturgico simbolico e metafisico. Uno spazio giocato tra un presente e un immaginario in cui gli elementi cardine del romanzo – il mare, la balena bianca e lo stesso Achab – non si manifestano ma la loro presenza (o assenza?) permea ogni dialogo e azione.
Il paesaggio sonoro in cui si muove la balena bianca nasce dalla rielaborazione in chiave elettronica di suoni di strumenti della tradizione occidentale e orientale quasi a rievocare il Pequod, nave americana con forti alberi di legno giapponese. E su quel pontile, dove tutto ha inizio e fine, la partiture fisiche corali raccontano la vita quotidiana a bordo, le ripetitive e cicliche azioni che intervallano la grande attesa, la vera protagonista di questa rilettura del romanzo di Melville.
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