Quello di Matteo Messina Denaro, vivo o morto che sia e ovunque si trovi, è ormai diventato un mito. intorno alla sua latitanza e al personaggio si innestano storie a volte di pure invenzione, altre frutto di attività social non si sa quanto realmente legate a familiari ed ‘estimatori’ dello spessore criminale.
In un teatro di Licata ad aprile è stata inscenata una gag durante la quale è stata ‘stampata’ una torta in faccia ad un cartonato che raffigurava il boss latitante. una scena rappresentata per significare come i siciliani non vogliano la mafia.
Le reazioni sui social network all’articolo che raccontava questa vicenda non sono state tutte civili. sono arrivate anche minacce da profili anonimi o fake con l’invito a lasciare in pace Messina Denaro.
Da recente intercettazioni, invece, emerge che i parenti di Messina Denaro arrestati per vari motivi continuano a venerarlo come fosse un Dio mentre a Castelvetrano perfino il consiglio comunale è stato al centro di una polemica per un consigliere che avrebbe conosciuto e incontrato casualmente il latitante ma che è stato scagionato dalle accuse.
Sono tante le storie che circolano intorno al latitante numero uno intorno al quale si continua, però, a fare terra bruciata con operazioni su operazioni senza mai prenderlo.
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