Oltre le assenze, oltre i problemi. Il Palermo c’è: i rosa vincono 2 a 1 sul difficile campo della Cremonese e conquistano la vetta solitaria della classifica del campionato di Serie B. Una vittoria che arriva a Cremona dopo 79 anni, ma a prescindere dalla questione prettamente storica, è fondamentale per il Palermo perché arrivata in una giornata difficile in cui i rosa, per l’ennesima volta, hanno dovuto rinunciare a moltissimi giocatori.

LA PARTITA. Da un lato la possibilità di conquistare il primo posto in classifica, dall’altro la difficoltà creata dalle numerosissime assenze causate dalla convocazione dei nazionali. E’ un Palermo a metà quello che si presenta al cospetto della sorpresa Cremonese. La posta in palio è importante e la partita che ne viene fuori non è per niente spettacolare: ecco come, per vedere qualcosa di interessante, bisogna attendere più di 20 minuti e il gol del vantaggio dei lombardi. Calcio di punizione dalla trequarti, Brighenti spizza e Claiton mette in rete.

Vantaggio che dura pochissimo perché alla prima, vera, discesa il Palermo pareggia: Coronado attira su di se i difensori cremonesi, poi guarda e serve Rispoli che tutto solo mette in rete. Dopo i due gol in due minuti ritorna la noia che si protrae fino alla fine del primo tempo.

In avvio di ripresa rosa nuovamente in vantaggio: Embalo riceve un cross di Rispoli e appoggia per l’accorrente Chochev: conclusione perfetta che non lascia scampo al portiere e regala il vantaggio al Palermo. Anche in questo caso, come già successo nel primo tempo, dopo il gol la partita si spegne, anche perché il Palermo preferisce controllare un risultato che significherebbe testa solitaria della classifica con un punto di vantaggio su Frosinone e Venezia.

La Cremonese mantiene il possesso palla, riesce anche a conquistare diversi calci d’angolo ma mai a impensierire realmente la retroguardia della formazione di Tedino. Così, in pratica, fino al novantesimo quando il Palermo rischia grosso per ben due volte: prima Almici colpisce il palo con un destro da quindici metri; poi è il turno di Pesce che calcia da fuori area Pomini ( in campo al posto di Posavec ) toglie il pallone dall’angolino.