La European Geoparks Week è una celebrazione che tutti i Geopark della “European Geoparks Network” (EGN) e della “Global Geoparks Network” (GGN) dedicano ogni anno,di solito tra le ultime due settimane di maggio e la prima di giugno, alla promozione del geoturismo o fruizione del patrimonio geologico ricadente nelle aree protette aderenti alle stesse reti organizzate riconosciute dall’UNESCO.

Si tratta di un patrimonio geologico preventivamente valutato e riconosciuto di valore internazionale dal rigoroso processo di valutazione istituito dalla EGN, che prevede anche un processo di rivalutazione quadriennale, a controllo dell’effettiva operatività imposta, a partecipazione delle attività di rete e d’azione locale verso lo sviluppo socio-economico sostenibile.

A questo patrimonio s’innesta la ricerca scientifica, l’educazione ambientale e la fruizione con tutte quelle azioni di valorizzazione che considerano il paesaggio definito da rocce e vicende geologiche e l’ambiente tutto immancabilmente collegato al patrimonio naturale e culturale.

Con il costante supporto dell’UNESCO fin dal 2000, quando i Geopark di tutto il mondo erano solo 4, gli attuali 69 Geopark d’Europa ed i restanti 51 d’altri continenti tengono in grande considerazione l’uomo che vive il territorio e per questo, e soprattutto, cercano di sviluppare strategie di sviluppo a beneficio della popolazione residente. Presupposto rilevante per il quale la stessa UNESCO ha inserito tutti i geoparchi del mondo operanti in rete nel proprio Programma Internazionale delle Geoscienze e dei Geoparchi.

Quest’anno, l’Ente Parco delle Madonie, membro EGN dal 2001 e GGN dal 2004, rispettando le proprie finalità istitutive e quelle EGN integrative e concordanti, unitamente alle più attive realtà associative e pubbliche dell’area protetta, offrono attività condivise e di svago per collegare ed amalgamare i beni o, meglio, le “bellezze” della Terra con quelle naturali e culturali locali. Il tutto per interpretare e comunicare anche il patrimonio tangibile ed intangibile che ha costruito la nostra identità ed il nostro “genius loci” o “spirito del luogo” del Parco delle Madonie.

In primo piano anche le risorse “agroalimentari” del territorio, rappresentate all’interno di un marchio “Panierenatura” che racconta la cultura alimentare delle Madonie caratteristica della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità. Lo stile di vita dei nostri avi che i centri minori incarnano alla perfezione. Cultura, cibo, paesaggio, ambiente e radici… una cornice essenziale per promuovere e valorizzare il territorio del Parco e le sue risorse naturali, identitarie e ambientali.

A tutti coloro che vorranno unirsi all’incredibile successo internazionale dei Geopark integrati dall’UNESCO e partecipare a questa Week 2018 del Madonie Geopark, giunta alla XIII edizione, sempre stimolante e formativa ed offerta gratuitamente a livello promozionale da quanti per la prima volta sono identificati nel “Chi Opera” del programma allegato e sostiene con il proprio lavoro lo sviluppo sostenibile del Parco delle Madonie.

Anche perché questo nostro il Parco delle Madonie, che la Regione Sicilia a norma dell’art. 1 della L.R. n. 98 del 6 maggio 1981 ha voluto fondare per “concorrere, nel rispetto dell’interesse nazionale e delle convenzioni e degli accordi internazionali, alla salvaguardia, gestione, conservazione e difesa del paesaggio e dell’ambiente naturale, per consentire migliori condizioni di abitabilità nell’ambito dello sviluppo dell’economia e di un corretto assetto dei territori interessati, per la ricreazione e la cultura dei cittadini e l’uso sociale e pubblico dei beni stessi nonché per scopi scientifici”, suscita ancora meraviglia e forse un po’ di speranza così tanto necessaria nel tempo di “crisi” in cui viviamo.

Il Direttore Peppuccio Bonomo spiega: “Il Parco delle Madonie, il primo Geopark italiano, attraverso un lavoro ultradecennale ha assicurato sostegno e supporto alle attivita’ del Geopark anche attraverso la cooperazione con la rete dei dieci geoparchi italiani, nonostante le difficoltà incontrate, negli ultimi anni, per via dei tagli finanziari ed in termini di personale.
Dal 2015 è stato inserito insieme agli altri geoparchi mondiali, nell’organizzazione delle Nazioni Unite, in una nuova apposita sezione dedicata ai geoparchi”.

Dice il Commissario Straordinario Totó Caltagirone: “La rete dei parchi UNESCO altro non è che la testimonianza concreta di milioni di anni di storia del nostro pianeta con tutti gli eventi geologici che ne hanno determinato l’evoluzione. Un tesoro inestimabile che dobbiamo conservare e tutelare. Stiamo lavorando alacremente per aderire alle costanti raccomandazioni che provengono dalla rete dei Geopark e a tal proposito martedì 15 maggio saremo presenti a Roma alla riunione indetta dal Comitato Nazionale Italiano Geoparchi Mondiali Unesco per pianificare e organizzare le attività”.

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