“Il passante ferroviario di Palermo si completerà! L’ho detto già due settimane fa, l’ho ripetuto ieri e lo confermo anche oggi. Non c’è nessun mistero”.

lo ribadisce a BlogSicilia l’assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana Marco Falcone che appare indispettito dallo scontro con i sindacati, soprattutto la Cgil, che mette in dubbio quanto dettpo dal governo.

“Se si leggono bene le parole pronunciate dicono che qualcosa non torna ma poi confermano punto per punto quello che noi diciamo da settimane – continua Falcone – forse dimenticano che l’opera è in fase conclusiva e con la conclusione dei lavori cesserà anche l’attività degli operai che erano stati assunti per quel cantiere”.

Falcone torna a dettare il cronoprogramma delle opere e va oltre la semplice chiusura della tratta monobinario “Entro fine giugno sarà ultimato il primo binario fino all’aeroporto. Luglio sarà utilizzato per i collaudi e dal 1° agosto la tratta sarà funzionante anche se a binario unico. Ma i lavori non si fermeranno qui. Si continuerà a lavorare sul secondo binario dove è impegnato altro personale in parallelo. Le opere per la linea B saranno completate entro la fine dell’anno o, al massimo, entro marzo 2019. Si tratterà di opere complete al 90% al momento della consegna perchè Sis farà tutto tranne le opere tecnologiche alle quali penserà, poi, Rfi con le proprie convenzionate”.

Di fatto, in base alle informazioni che vengono direttamente dall’assessorato regionale alle infrastrutture sono una ottantina glim operai la cui opera verrà a cessare con la fine dei lavori per il primo binario. Non si tratta di un licenziamento ma di fine cantiere. Sis avrebbe anche offerto agli operai un trasferimento su altri appalti aperti ma senza ottenere disponibilità.

“C’è stato un momento in cui abbiamo davvero temuto che il passante potesse restare una grande incompiuta e che tutti i 265 operai fossero licenziati seduta stante. Questo è stato evitato grazie a faticose trattative che si sono concluse positivamente. Palermo avrà un’opera importante e funzionale e i livelli occupazionali saranno mantenuti fino a chiusura cantiere come è normale che sia”

Falcone smentisce, dunque, quanto sostenuto dai sindacati secondo i quali il raddoppio non verrebbe realizzato fra la stazione Orleans e San Lorenzo e non verrebbe realizzata la fermata di viale Kennedy ad Isola delle Femmine.Quella che potrebbe saltare, invece, è la stazione Lazio/Campania che è un’opera da annoverare fondamentalemente proprio fra quelle di natura prevalentemente tecnologiche

“L’opera sarà completata ad eccezione solo dell’infrastrutturazione tecnologica – ribadisce Falcone – convocherò i sindacati e tornerò a sèpiegare loro tutto oltre a discutere di altre opere che cis ono in cantiere. Stiamo lavorando anche per sbloccare l’intera vicenda del raddoppio Ogliastrillo-Cefalù altro cantiere ormai aperto da troppi anni”

In piedi c’è anche la vertenza ex Keller. Il contratto di servizio con Trenitalia prevede nuovo materiale rotabile e proprio oggi è arrivato l’appello perchè almeno una parte della commessa arrivi a Carini.

“Il 13 giugno ci sarà un confronto nel quale si parlerà anche degli ex keller – anticipa Falcone a BlogSicilia – che potrebbero essere utilizzati non solo per il nuovo materiale rotabile ma anche per le manutenzioni dei treni Minuetto ma questo è un altro argomentoc he sarà al centrod ella discussione con Rfi e Trenitalia insieme a tanto altro”

 

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