“La sua amministrazione è stata bruttissima”. Sono queste le parole di Fabrizio Ferrandelli, presidente dell’assemblea nazionale di Più Europa, in seguito all’annuncio di Musumeci, di ritirarsi dalla competizione elettorale, postato ieri sulle pagine di Facebook.
“Aveva promesso una Sicilia bellissima”
Secondo Ferrandelli, quello di Musumeci, è l’annuncio di un fallimento del popolo sovranista. “Musumeci toglie il disturbo. Aveva promesso una Sicilia bellissima, ma per i siciliani questa esperienza amministrativa è stata bruttissima. Non tanto per la qualità del governatore, uomo rispettabile che ho affiancato da vicepresidente della Commissione Antimafia, quanto per la qualità amministrativa della sua Giunta. Quanto accaduto in Sicilia è il fallimento del modello di governo dei sovranisti”.
“Meloni e Salvini vicini a Putin”
“La scelta per le prossime elezioni di settembre è chiara: da un lato ci sono Meloni e Salvini, che vogliono mettere le mani sull’Italia e avvicinarla a Putin, Orban e Trump, i campioni dell’oscurantismo. Dall’altro ci siamo noi, che rappresentiamo il campo dei diritti: a difesa della dignità delle persone e dei territori. Con noi l’Italia in buone mani”, ha aggiunto in una nota Fabrizio Ferrandelli.
Musumeci e il “mercato dei nomi”
Come detto, ieri Nello Musumeci, governatore siciliano uscente, ha fatto un passo indietro e ha ritirato il suo nome dalla rosa dei possibili candidati del centrodestra alla guida di Palazzo d’Orleans. “Basta con questo interminabile mercato nero dei nomi – ha scritto su Facebook -. Cercatevi un candidato che risponda alle vostre esigenze. Mi rendo conto di essere un presidente scomodo. Ringrazio di vero cuore Giorgia Meloni e Ignazio La Russa per il convinto e tenace sostegno datomi. Torno a fare il militante”. Saranno dimissioni ufficiali? Per la Meloni intanto Musumeci resta ancora il candidato ideale nonostante l’annunciato accordo tra Lega e Forza Italia di presentare un candidato comune, Stefania Prestigiacomo, scatenando la reazione del governatore siciliano.
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