Per una persona con disabilità, soprattutto se ha difficoltà motorie, vivere e spostarsi nelle nostre città non è mai semplice. Si parla continuamente, e spesso a sproposito, di eliminazione delle barriere architettoniche, di apertura degli spazi a tutti. In pratica, di una accessibilità che al momento è solo concettuale e non sostanziale.
Un esempio di società, realmente inclusiva, delle esigenze di tutti, e quindi anche delle persone con disabilità, arriva oggi dalla Soprintendenza dei Beni archeologici di Pompei. Stamane è stato infatti ufficialmente presentato il percorso accessibile “Pompei per Tutti”. Si tratta di un percorso di visita facilitato, di circa 1,5 km, che attraversa l’area centrale dell’antica Pompei, consentendo, anche a persone con disabilità che incidono sulle capacità motorie, di visitare l’area archeologica attraverso un agevole e sicuro itinerario turistico che si sviluppa dall’ingresso di piazza Anfiteatro al Tempio di Venere. Una ‘pista’ dedicata e l’adeguamento degli antichi marciapiedi, hanno reso praticabile l’area anche ai visitatori su sedia a rotelle, che potranno avere accesso alle domus ed ai monumenti più importanti.
L’area archeologica di Pompei è tutelata dall’Unesco. Anche il percorso arabo-normanno di Palermo (insieme alle cattedrali di Monreale e Cefalù) è stato recentemente inserito nella World Heritage List, ma nel capoluogo siciliano le cose stanno, al momento, diversamente. Troppe scale, mancanza di scivoli appositi, ancora pochi elevatori o ascensori per i disabili motori, che il percorso al momento, non possono visitarlo come vorrebbero.
Magari il modello di Pompei sarà monito anche per l’amministrazione della nostra città. E’ quanto si augura vivamente Giovanni Cupidi, statistico 39enne di Misilmeri di cui BlogSicilia vi ha più volte parlato, raccontandovi la sua battaglia per l’assistenza che non ha ma che gli spetta, essendo affetto da 25 anni da una grave tetraplegia che gli impedisce di essere autonomo.
Giovanni, che con il suo blog tiene sempre puntati i riflettori sulle tematiche legate alla disabilità, è anche vicepresidente di Insieme per l’Autismo Onlus e tra gli organizzatori del Disability Pride Italia.
E’ stata la Soprintendenza di Pompei, appreso dell’impegno del ragazzo in rete, a contattarlo per chiedergli un contributo video – che vi proponiamo – proiettato stamane a nell’area archeologica della cittadina campana insieme ai racconti delle esperienze di attivisti di tutta Italia.
“Quello della Soprintendenza di Pompei – dice Giovanni – è stato un compito impegnativo ma anche complesso e delicato date le esigenze di tutela del patrimonio archeologico. D’altronde un bene artistico è realmente fruibile solo se è davvero patrimonio di tutti“.
(Il video è stato realizzato da Davide Vallone)
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