Un intenso programma di Notturni, Polonaise e Preludi formano il prossimo appuntamento di Palermo Classica: domani alle 19,15 nell’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi – per il ciclo di concerti di AMARE CHOPIN che racchiudono l’intera letteratura del compositore per pianoforte – toccherà al pianista ucraino Denis Zhdanov che ha deciso di trarre dal suo CD su Chopin pubblicato per la Fondazione Rubinstein, alcuni dei brani in programma; eseguirà i “Nocturni Op.48, n.1 e 2”, le “Polonaise Op.26, n.1 e 2” e i “24 Preludes Op.28”, che Chopin compose tra il 1835 e il 1839, una per ogni tonalità musicale, sia in modo maggiore che minore. Una scelta non convenzionale che all’epoca destò scalpore, ma che fu molto apprezzata dai pianisti che adorarono questa serie di brevi ma seducenti composizioni. Biglietti: 14,50/8 euro.

 

Trentenne, originario di Chernigov, Denis Zhdanov è stato allievo di Leonid Margarius all’Accademia pianistica Internazionale di Imola; e di Boris Fedorov all’Accademia di Musica di Kiev. Molto richiesto in tutta Europa, ha vinto diversi premi – tra gli altri, il “Roma 2009: Premio Chopin” – e si è esibito alla Filarmonica di Varsavia, al Palazzo della Musica di Barcellona, all’Auditorium di Tenerife, al KulturGasteig di Monaco, alla Salle Cortot di Parigi, all’Auditorium di Barcelona. Ha suonato con le Orchestre Sinfoniche di Tenerife, Madrid, Granada, Pomeranian (Polonia), Bilbao, con la Polish Camerata, l’Orchestra da camera “Nova Amadeus” e la “Simfonia Iuventus” Orchestra (Polonia). Ha inciso un CD con i lavori di Chopin per la Fondazione Internazionale A. Rubinstein nel 2010 e un CD con le Sonate di Padre A. Soler con l’etichetta “Naxos” nel 2011.

Il prossimo appuntamento di Palermo Classica sarà domenica 11 marzo alle 19,15 a San Mattia ai Crociferi con l’Ensemble pour Chopin, formato dalla pianista russa Sofia Vasheruk, dalla violoncellista lettone Aleksandra Kaspera e dal violinista italiano Saverio Gabrielli che si esibiranno nella Sonata per pianoforte e violoncello Op.65 e nella Sonata per piano, violino e cello Op.8.