Il policlinico “Paolo Giaccone” torna a essere autosufficiente per la produzione di sangue. Grazie al progetto straordinario di raccolta avviato ad aprile 2022, portato avanti in sinergia con AVIS Provinciale Palermo, AVIS Comunale Palermo e AVIS comunale Corleone, è stato possibile riportare in pareggio il rapporto tra unità prodotte e consumate: 660 sacche sangue prodotte e 661 consumate.

Il supporto alle associazioni

Nel secondo trimestre dell’anno quattro medici e cinque infermieri del centro trasfusionale dell’azienda ospedaliera universitaria hanno supportato le associazioni per incrementare la raccolta sul territorio facendo sì che si potesse determinare un +25% di sacche medie a raccolta rispetto al 2019.

L’ospedale di nuovo autonomo

L’unione fa la forza; è questo lo spirito che ha caratterizzato il progetto e che ha permesso di recuperare dopo le grosse difficoltà registrate nei primi mesi dell’anno quando il policlinico universitario aveva registrato un abbattimento dell’86% delle raccolte, passando da struttura ospedaliera storicamente classificata come eccedentaria, cioè in grado di cedere sacche all’esterno, ad azienda che per soddisfare il proprio fabbisogno ha dovuto procedere all’acquisto di sangue da altre aziende della regione. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione delle associazioni Avis che operano sul territorio: I risultati raggiunti oggi con l’avvio del progetto hanno permesso di frenare il trend negativo e tornare ad essere autonomi.

Le iniziative del nosocomio

Diverse le iniziative messe in campo per sviluppare su più fronti il progetto di raccolta straordinaria, tra questi l’avvio di una campagna di comunicazione mirata che ha visto protagonisti come donatori gli stessi professionisti dell’AOU, in prima linea nel mettere “il braccio” per incrementare le donazioni e alimentare una maggiore cultura di sensibilizzazione in tal senso. Nelle fasi iniziali la campagna ha sortito un effetto positivo, con un incremento del 77% delle predonazioni a cui ha fatto seguito un aumento del 43% delle prime donazioni.

L’educazione alla donazione del sangue

“C’è ancora molto da fare – sottolinea il commissario straordinario Alessandro Caltagirone – per far sì che la donazione di sangue sia concepita dalla popolazione come abitudine sana da praticare con regolarità. Abbiamo avviato il progetto ad Aprile e ci siamo dati una tempistica semestrale per valutarne gli effetti; i primi riscontri sono confortanti e di certo proseguiremo fino al termine dell’anno per ritornare a essere azienda eccedentaria, cioè in grado di fornire sangue ad altre aziende con un ruolo centrale all’interno della rete trasfusionale regionale. Ringrazio in modo particolare i nostri operatori che stanno supportando le raccolte sul territorio e le associazioni AVIS il cui ruolo è fondamentale. La loro tradizione di realtà consolidate e riconosciute sul territorio è fondamentale; le persone identificano in AVIS tutti i valori più importanti della donazione e di certo sono più incentivati a dare il proprio contributo”.