Il sindaco M5S di Bagheria Patrizio Cinque, indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Termini Imerese sulla gestione del servizio dei rifiuti precisa, a quanto si apprende, che da lui non è partito alcun attacco alla magistratura. 

Quanto circolato oggi, a mio nome, non rispecchia il mio pensiero né tanto meno quello del MoVimento 5 Stelle. La magistratura fa  il proprio dovere e ha tutta la nostra fiducia, dispiace certamente che queste contestazioni avvengano alla vigilia di un importante appuntamento elettorale perché saranno oggetto di ampie strumentalizzazioni politiche come sempre avviene quando di mezzo c’è il MoVimento 5 Stelle” .

“Nel merito  – continua il primo cittadino – confermo la fiducia negli uffici comunali, composti da professionisti seri, e sono certo della buona fede degli atti compiuti nel solo interesse dell’amministrazione e dei cittadini di Bagheria. E i risultati ottenuti, ad esempio sul fronte della raccolta differenziata, ci confortano. Dimostrazione siano le dichiarazioni del pentito Pasquale Di Salvo al processo “Panta Rei”, a Milano,  che ha affermato che ero inavvicinabile”.

 

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