Incontro tra i vertici provinciali di pmiSicilia-Palermo e il candidato a sindaco di Palermo del M5S, Ugo Forello. Il tema dell’incontro è stato il rilancio della città e delle sue attività commerciali e produttive.

«La piccola e media impresa c’è ed è disposta a fare le proprie proposte – ha detto Roberto Biscotto, presidente regionale di pmiSicilia – Ad esempio, sarebbe importante replicare nel capoluogo iniziative che già hanno avuto successo in altre aree come agevolazioni ed esenzioni per chi apre attività nel centro storico e piccoli prestiti agevolati per le imprese». Sulla stessa linea il vicepresidente, Andrea Terenghi: «Occorre rivitalizzare aree della città che sono state abbandonate. Inoltre, occorre un ricambio in tutti i posti di sottogoverno per evitare che rimangano al loro posto coloro che hanno portato la Sicilia all’immobilismo».

Secondo il candidato Forello «per creare sviluppo a Palermo bisogna puntare sulle piccole e medie imprese, che compongono il tessuto imprenditoriale della città. Non a caso allo sviluppo abbiamo dedicato buona parte del programma del M5S, prevedendo una no tax area in ogni circoscrizione, ad esempio, sconti sulla Tari per cittadini e imprese per incentivare la differenziata, in base al principio più differenzi meno paghi; agevolazioni ed esenzioni fiscali (Tari, Tosap e Imu) per gli imprenditori che denunciano il “pizzo”, mentre per rilanciare il comparto dell’edilizia puntiamo sull’autorecupero e sul recupero di immobili pubblici abbandonati e in disuso. La parola d’ordine – ha aggiunto – sarà efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa. Cittadini e imprenditori palermitani hanno bisogno di procedure celeri e snelle, non di lungaggini burocratiche. La gente è stanca dei vecchi sistemi di potere e di una classe politica, che predica bene e razzola male, perché è incapace rispondere ai loro bisogno».

Tra le proposte inserite nel programma del M5S «c’ è anche il recupero di siti industriali abbandonati e in disuso come l’ex cotonoficio di Partanna Mondello. È un esempio di architettura industriale che va recuperato e trasformato in un hub produttivo». Poi riferendosi ai regolamenti comunali ha annunciato modifiche «a quello sui dehors». «Per noi le priorità sono potenziare il decentramento dando nuovi poteri alle circoscrizioni e rigenerare le periferie e previsto – ha continuato – la riorganizzazione dello Sportello unico per le attività produttive e l’istituzione di una assessorato unico per le attività produttive, lavoro e turismo».

«Non abbiamo la bacchetta magica – ha concluso – ma dobbiamo lavorare per ricostruire Palermo dalle macerie del malgoverno perpetrato in questi anni dalla vecchia classe dirigente per dare una speranza ai chi vive questa città, a chi ci lavora ma soprattutto alle nuove generazione che devono poter aver la possibilità di restare e non essere costretti ad andarsene perché a Palermo non hanno chance. E per farlo abbiamo bisogno di tutti, il nostro è un programma aperto , non ingessato e immodificabile».