I battelli da pesca censiti dal “Community Fishing Fleet Register” dell’Unione Europea iscritti nei 44 distretti marittimi della regione risultano, al 31 dicembre 2017, pari a 2.775, con una stazza lorda complessiva di 47.298 Gt e una potenza dei motori di 233.472 kW”. Lo ha detto Giuseppe Pernice coordinatore dell’Osservatorio della pesca del Mediterraneo presentando il rapporto annuale sulla pesca oggi al palazzo dei Normanni a Palermo. “La flotta peschereccia operante in Italia ha una consistenza di 12.270 battelli, – ha aggiunto – con una stazza lorda di 157.191 Gt e una potenza di 983.153 kW. Negli ultimi tre anni la flotta peschereccia siciliana si è stabilizzata intorno alle 2.700 imbarcazioni con una stazza complessiva di circa 47.000 Gt e una potenza motori di circa 233.000 kW”.
“Questo processo di stabilizzazione pone degli interrogativi ai quali bisogna fornire delle risposte – ha proseguito – È compatibile questa composizione della flotta con l’attuale stato delle risorse ittiche delle aree di pesca tradizionali e con la situazione economica complessiva del settore?”. Nel periodo 2008-2017 la consistenza della flotta peschereccia siciliana è diminuita di 450 unità. La stazza lorda Gt nello stesso periodo è diminuita di 15.297 Gt e la potenza dei motori di 45.668 kW. Percentualmente la consistenza numerica della flotta siciliana rispetto a quella nazionale è passata dal 23,57% al 22,62% e in potenza dal 24,29% al 23,75% dimostrando la partecipazione della Sicilia al processo di ridimensionamento in misura maggiore rispetto ad altre regioni marittime del Paese.
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