Il Tar Palermo ha confermato il diritto ai sei scatti stipendiali sul trattamento di fine servizio (Tfs) a un brigadiere capo della guardia di finanza a cui l’Inps aveva negato il beneficio. I giudici hanno accolto il ricorso, patrocinato dallo studio legale Leone-Fell & C., condannando l’Inps a ricalcolare il Tfs del militare includendo i sei scatti stipendiali.
Il militare ha così ottenuto 10.000 euro in più sulla buonuscita liquidata dall’Inps. Arruolato nel 1982 e andato in pensione nel 2019, cessato dal servizio a domanda successivamente al compimento di 55 anni di età e con oltre trentacinque anni di servizio utile contributivo, ha chiesto l’accertamento della maggiorazione di sei scatti stipendiali nel calcolo del trattamento di fine servizio, ma l’ente di previdenza ha respinto la richiesta adducendo che “al personale militare, ai fini del trattamento di fine servizio, sono attribuiti in aggiunta a qualsiasi altro beneficio, sei scatti sempreché tale personale cessi dal servizio per età o perché divenuto permanentemente inabile al servizio o poiché deceduto”. I giudici del Tar Palermo, facendo seguito alle sentenze del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana e del Consiglio di Stato, hanno riconosciuto il beneficio dei sei scatti stipendiali ai fini del trattamento di fine servizio agli appartenenti a tutte le Forze di polizia, sia ad ordinamento civile che ad ordinamento militare.
“In questi anni abbiamo riscontrato errori di calcolo nel 90% dei pensionati militari – spiegano gli avvocati Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca dello studio legale Leone – Fell & C. – riteniamo inconcepibile che chi ha servito il nostro Paese non abbia il giusto trattamento di fine rapporto. Per questo motivo, da anni ci battiamo per correggere simili storture. Siamo lieti che i giudici abbiano accolto le nostre tesi e riconosciuto il risarcimento”.
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