La Biennale Arcipelago Mediterraneo si avvia a chiusura: stasera la replica de ”Il Vangelo” riletto da Virgilio Sieni e Mimmo Cuticchio tra l’Oratorio di San Lorenzo (alle 18,30 e alle 19,30), la fabbrica di Tessuti Parlato (piazza Croce dei Vespri) alle 19,15 (replica alle 20,15), Palazzo Abatellis alle 20 (replica alle 21) e alle 21,45 a Palazzo Forcella De Seta, “Orlando, morte e resurrezione” con Mimmo Cuticchio.

Domani sera (venerdì 10 marzo), l’ultimo spettacolo in programma, con la firma in calce del grande coreografo Virgilio Sieni: alle 21 (e in replica alle 22) all’Oratorio di San Mercurio (cortile San Giovanni degli Eremiti 2), “Insegnamento. Di fronte agli occhi degli altri”: il coreografo e danzatore sarà in scena con cittadini di tutte le età, scelti tra coloro che hanno risposto alla sua chiamata pubblica. Una partitura coreografica capace di divenire azione e trasformarsi in danza, sulle note della chitarra dal vivo di Roberto Cecchetto, che Sieni improvvisa con i partecipanti convocati solo alcuni minuti prima.

La struttura del lavoro si articola in un passaggio da mano a mano che avviene tra il coreografo e i cittadini: singole esperienze di resistenza quotidiana vengono fatte dialogare tra loro. I partecipanti sono coinvolti pienamente in danze adiacenti, a contatto, come risonanze continue dal di dentro, trame che di volta in volta si compongono rispetto alle singole identità. Tutto fa riferimento al vissuto, agli avvenimenti che hanno tracciato, nel dolore e nella forza del resistere, le diverse esistenze. Seduto, in scena, su una sedia, ogni partecipante è invitato da Sieni a confrontarsi con lui, che guida i movimenti in un gesto legato alla costante alternanza tra il dare e ricevere peso, che dà forma a una danza unica e irripetibile, perché in costante mutamento.
Ingresso libero, con prenotazione obbligatoria TEL. 339 4095953

LE MOSTRE DI BAM
Oggi e domani sono anche le ultime due giornate utili per visitare allo Zac dei Cantieri culturali alla Zisa (via Paolo Gili 4), dalle 10 alle 18, “Rotte mediterranee”, parte del progetto no profit “Imago Mundi” di Luciano Benetton: oltre tremila opere (10×12 cm) provenienti dai Paesi toccati dal progetto. Fino al 17 marzo è invece visitabile poco distante (all’Haus der Kunst, sempre ai Cantieri) “Migrants” che racchiude le foto del cinese Liù Bolin: corpi mimetizzati, invisibili camaleonti che “evocano la relazione evanescente tra la vita e la morte”.
Fino a domenica, invece, tra la cripta ritrovata dei SS. Euno e Giuliano (in piazza Magione) e il Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte (via Bara all’Olivella 2) si scoprono le installazioni dell’artista egiziano Wael Shawky, vincitore a Torino della I edizione del Mario Merz Prize: “Al Araba Al Madfuna III” è un viaggio narrato tra storia e modernità nella cripta (dalle 11 alle 19). “Cabaret Crusades. The path to Cairo”, secondo film della trilogia Cabaret Crusades, è invece a Palazzo Branciforte (dalle 9,30 alle 13,30). Ingresso libero.
Smontata invece prima del previsto, “Cosmogonia Mediterranea” di Domenico Pellegrino, al porticciolo di Sant’Erasmo: l’installazione è stata colpita e rovinata dalla mareggiata.

(foto di Giuseppe Mazzola, video di Antonio Macaluso)