Il prefetto di Palermo detta il pugno duro contro l’illegalità diffusa a Palermo all’interno della movida notturna del centro storico. Antonella De Miro ha dato vita al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, e d’intesa con Orlando ha individuato una strategia di azioni a tutela della legalità, del decoro urbano e della quiete pubblica nelle vie del centro. I provvedimenti coinvolgeranno anche l’Azienda Sanitaria Provinciale e dei Vigili del Fuoco. È stato deciso anche di definire un lavoro di squadra con tutte le altre istituzioni preposte alla sicurezza.

Il contrasto all’abusivismo commerciale commesso da titolari di locali del centro storico sarà il primo obiettivo delle azioni intraprese. È stato deciso di mettere a segno un controllo coordinato da parte di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con la partecipazione della Polizia Municipale. Saranno attivate pattuglie interforze che opereranno lungo i percorsi cittadini del centro storico. È stato predisposto a piazza Villena un ufficio mobile interforze.

“Particolare attenzione la Prefettura – si legge in una nota – dedicherà ai requisiti soggettivi dei titolari e gestori degli esercizi pubblici per garantire ogni aspetto della sicurezza. Previsto, inoltre, un inasprimento delle sanzioni da parte del Comune, con ordinanza contingibile ed urgente adottata ai sensi della legge n. 48 del 2017, nelle more della messa a sistema di un nuovo regolamento comunale, a carico di chi viola la legge, con una gradualità fino ad arrivare alla revoca della licenza stessa”.

Attenzione anche al rispetto delle concessioni di suolo pubblico per la collocazione dei gazebo o dehors, affinché non vengano occupati in maniera indiscriminata gli spazi pubblici dedicati alla mobilità pedonale e dei mezzi di soccorso.  Saranno predisposte anche misure organizzative per garantire la maggiore funzionalità dell’ufficio SUAP, in particolar modo attraverso una implementazione di procedure di protocollazione informatica e di collegamento con le altre banche dati esistenti, allo scopo di procedere a immediati, tempestivi controlli sulla legittimità delle attività economiche di cui viene comunicato l’avvio.

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