Gli ho anche rivolto l’invito a venire a Palermo, già nei prossimi giorni e in occasione del Festival delle letterature migranti, per condividere la sua storia ed esperienza e costruire insieme un percorso che trova nelle comunità ed amministrazioni locali la sua forza.” Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a proposito della revoca degli arresti domiciliari per Mimmo Lucano, il sindaco di Riace accusato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Per Lucano è stato disposto il divieto di dimora nella sua Riace, città modello di accoglienza dei migranti nota in tutta Europa.

La revoca dei domiciliari restituisce la libertà a Mimmo Lucano ma non ferma la battaglia legale e civile perché possa continuare e possa rafforzarsi l’esperienza di Riace e la cultura di accoglienza e convivenza diffusa che essa rappresenta – continua Orlando -.Ho già espresso a Mimmo Lucano, come hanno fatto i sindaci di tante città fra cui Parigi, la mia solidarietà e la volontà di dare vita ad iniziative coerenti con il coinvolgimento di comuni di tutta Europa.

Secondo la nota diffusa dalla procura il 2 ottobre, Lucano avrebbe organizzato un matrimonio “di comodo” tra un’immigrata nigeriana e un cittadino italiano. Alla base di questa accusa c’è un’intercettazione telefonica in cui Lucano parla della possibilità che una donna, a cui è stato negato l’asilo tre volte, sia regolarizzata attraverso il matrimonio con un abitante di Riace. Nella conversazione registrata però non emerge se il matrimonio sia stato in effetti celebrato, né se siano stati riscontrati casi simili.

Parlare di Lucano è per Orlando l’ennesima occasione per esporre la propria opinione sull’immigrazione nei confronti della quale è assai favorevole.

Appena 2 giorni fa, in collegamento televisivo con la trasmissione di Rete 4 “Quarta Repubblica”, Orlando aveva detto:
“Esiste una sola razza, a Palermo non ci sono migranti. Chi vive da noi è un palermitano”.

Intanto questa mattina Mimmo Lucano ha dovuto lasciare Riace, la sua destinazione al momento non è conosciuta.

(foto tratta dal web)