Due milioni di euro per associazioni e società sportive della Sicilia che gestiscono impianti con piscine energivore per sostenere le spese energetiche relative agli anni 2022 e 2023. Disponibile sul sito dell’Irfis FinSicilia l’avviso per chiedere i contributi a fondo perduto per gli anni 2022 e 2023, periodo che ha visto l’incremento del prezzo dell’energia dovuto all’invasione russa dell’Ucraina. La dotazione finanziaria è messa a disposizione dalla Regione Siciliana attraverso l’assessorato regionale dell’Economia.

I requisiti per il contributo

Destinatari del contributo straordinario, che sarà erogato da Irfis ai beneficiari a condizione che siano effettivamente disponibili le risorse dell’apposito plafond previsto a valere sul Fondo Sicilia, sono le associazioni e le società sportive dilettantistiche iscritte nel registro nazionale con sede legale o operativa sul territorio siciliano. Tra i requisiti, anche l’affiliazione a federazioni sportive, discipline sportive o enti di promozione sportiva che per oggetto sociale abbiano anche la gestione di impianti per l’attività natatoria. Le associazioni o società devono avere un minimo di 50 tesserati e le piscine devono avere essere lunghe almeno 20 metri in caso di impianti al coperto, 25 metri per quelli all’aperto.

Il bando

Sono ammissibili al contributo le spese di energia elettrica, gas e gasolio, necessarie al funzionamento e al riscaldamento dell’impianto. Le domande vanno presentate a partire dal 10 giugno ed entro il 30 luglio 2024, esclusivamente mediante pec all’indirizzo piscine@pec.irfis.it. I dettagli del bando sono a questo link https://www.irfis.it/2024/05/31/contributi-impianti-sportivi-con-piscine-energivore/.

La protesta alla piscina comunale di Palermo

Momenti di tensione alla piscina comunale di Palermo in viale del Fante. Si doveva svolgere una gara di pallanuoto e alcuni ragazzini dovevano allenarsi. Gli atleti sono arrivati accompagnati da genitori e parenti, ma davanti all’ingresso hanno trovato i responsabili dell’impianto che hanno negato loro l’ingresso. La tribuna è inagibile e la questura ha imposto il divieto per motivi di sicurezza. I toni tra genitori e responsabili si sono alzati tanto che qualcuno ha minacciato di chiamare i carabinieri. “Non si capisce questa inagibilità a fasi alterne. La scorsa settimana c’erano gare e in tribuna c’erano seduti circa 400 spettatori che facevano il tifo. Oggi – dice un genitore lasciato fuori dall’impianto e sotto la pioggia – invece senza alcuna comunicazione non hanno permesso l’ingresso. E’ veramente una cosa incomprensibile anche perché molti genitori vengono da fuori e vengono per sostenere i propri figli che giocano nei campionati”.