Da regolare ad abusivo è un attimo. È la situazione a cui sono trovati da un momento all’altro gli imprenditori del mercato ittico di Palermo. Le imprese che operano all’interno del marcato sarebbero tutte abusive, secondo quanto hanno evidenziato gli stessi commissionari che in questi giorni hanno stilato e presentato i libri contabili all’Assessorato alle Attività Produttive.

“Ci è stato riferito che in assessorato non intendono vidimare i libri contabili, indispensabili per il nostro lavoro – dice Filippo Calcagno, presidente dei commissionari prodotti ittici della provincia al Giornale di Sicilia – perché non ci riconoscono alcuna concessione, dichiarandoci quindi abusivi. Non comprendiamo il motivo. Ieri abbiamo scritto al sindaco per chiedere un incontro e il suo intervento. Noi intanto stiamo continuando a lavorare, come facciamo da anni”.

Intanto dall’Assessorato viene negato che si sia stata una risposta ufficiale sull’abusivismo delle imprese ospitate al mercato ittico e l’assessore Piampiano ha già dato via all’iter per la proroga della concessione di due mesi. “Questo atto – ha dichiarato Piampiano – ci permetterà di ragionare sul trasferimento temporaneo del mercato in un padiglione dell’ex Fiera del Mediterraneo e, successivamente, ci darà modo di far partire i lavori di ristrutturazione, come ci è stato prescritto dall’Asp, della sala vendite e degli uffici. Sui mercati stiamo lavorando a un progetto organico, in sinergia con i concessionari, Asp e le aziende partecipate dell’amministrazione”.

Oltre alla tegola di inizio anno, per il mercato ittico le cose non vanno bene già da tempo e sono tanti i problemi sottolineati dai commissionari. Dalla vigilanza, all’insediamento della commissione mercato, alla direzione del mercato ma anche la mancanza del presidio veterinario e di uno sportello bancario.

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