- La crisi economica da Covid ha messo in ginocchio imprese di diversi settori che stentano a rimanere a galla
- Le imprese hanno chiesto in maniera sempre più pressante aiuti concreti di sostegno e velocità nell’erogazione
- Dalle associazioni di impresa la proposta di utilizzare due confidi per la gestione e l’erogazione delle risorse
La crisi economica da Covid e l’erogazione degli aiuti alle imprese in difficoltà
Confcommercio Sicilia, Confapi Sicilia, Unimpresa Sicilia, la Conferenza degli Ordini dei Dottori commercialisti della Sicilia, condividendo la preoccupazione espressa dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, circa la necessità di fare arrivare il più velocemente possibile gli aiuti pubblici alle imprese stremate dalla crisi pandemica, propongono al governatore e all’assessore all’Economia, Gaetano Armao, per risolvere il problema, di utilizzare l’ampia esperienza di Fidimed e ConfeserFidi (i due confidi siciliani 106 vigilati da Bankitalia) nella gestione di fondi pubblici per lo sviluppo che hanno già maturato con ottimi risultati per conto di altre Regioni.
Erogazione aiuti alle imprese ed il ruolo possibile dei Confidi
I due confidi, in questa emergenza, avendo ricevuto pressanti sollecitazioni dal mondo delle associazioni di categoria, si rendono disponibili a gestire un budget assegnato dalla Regione e finalizzato alla più rapida, efficiente ed efficace erogazione degli aiuti alle imprese in difficoltà, tramite le proprie strutture tecniche di valutazione e le proprie reti di sportelli e professionisti diffuse capillarmente sull’intero territorio dell’Isola, con il coinvolgimento dei confidi 112 convenzionati con la Regione, delle associazioni di categoria e degli ordini professionali.
“Le imprese non possono più aspettare – scrivono Gianluca Manenti, vicepresidente vicario Confcommercio Sicilia; Dhebora Mirabelli, presidente Confapi Sicilia; Salvo Politino, presidente Unimpresa Sicilia; Maurizio Attinelli, presidente Conferenza degli Ordini dei Dottori commercialisti della Sicilia – e la risposta urgente che serve non può arrivare né da una macchina amministrativa regionale che non ha avuto il tempo necessario per adattarsi a questa nuova drammatica realtà, né dai ‘click day’. In questo particolare momento c’è bisogno di affidarsi alla professionalità e competenza di due confidi 106 che hanno già dimostrato di sapere fare presto e bene (Fidimed con Lazio Innova e con Banca Progetto, ConfeserFidi con Fondo Europeo per gli Investimenti, Cassa Depositi e Prestiti, Banca Europea per gli Investimenti e varie Finanziarie regionali), per legge possono erogare finanziamenti diretti e ogni giorno hanno contatto diretto col mondo delle imprese e ne conoscono le esigenze. Fidimed e ConfeserFidi sono vigilati da Bankitalia, la loro operatività è favorita da collaudate piattaforme tecnologiche e da professionalità abituate a impegnarsi al massimo per dare risposte immediate e, grazie alla collaborazione dei confidi 112, possono coprire l’intero territorio siciliano. La Regione – concludono – compia questo atto di concreta attenzione nei confronti dei bisogni delle imprese delegando ai due confidi siciliani 106 l’attività di erogazione degli aiuti per l’emergenza”.
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