Oggi, alla presenza dell’On. Nello Musumeci – Presidente della Regione Siciliana e dell’On. Ruggero Razza – Assessore alla Sanità, è stata consegnata ai professionisti l’area per i pazienti critici del nuovo pronto soccorso dell’Ospedale Civico di Palermo.

Si tratta dell’ultimo stralcio del progetto di ristrutturazione del valore di 4 milioni di euro, appaltato nel 2016 ed i cui lavori sono stati portati a termine in soli 500 giorni.

La nuova area d’emergenza si estende su una superficie complessiva di circa 2000 mq., lo spazio di cura a disposizione dei pazienti è più che raddopiato rispetto al precedente ed è ottimizzato logisticamente.

La nuova struttura ospita 50 posti letto tecnici, dei quali 14 per i pazienti che necessitano un’alta intensità di cura e 18 dedicati all’osservazione breve intensiva, eventualmente raddoppiabili nei casi di “overcrowding” (sovraffolamento).

Sono state inoltre realizzate una “shock room” con due postazioni, un’area di isolamento per gli infettivi ed una zona di “bonifica” pazienti con barella doccia.

Il nuovo pronto soccorso dell’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli, oltre ad essere il più grande dell’isola, si colloca tra i primi in Italia e consente di garantire un’assistenza ad alta specializzazione alle decine di migliaia di pazienti che ogni anno si affidano alle cure dei nostri professionisti.

La nuova area d’emergenza permette anche di distinguere i pazienti in ragione della gravità, offrendo un percorso separato per quelli in codice verde, articolato su cinque ambulatori dedicati alla bassa intensità di cura, di cui uno concepito per colloqui psichiatrici.

Il collegamento al laboratorio di analisi cliniche viene assicurato con un sistema di posta pneumatica per la trasmissione delle provette dei prelievi ematici.

Sono stati impiegati circa 5000 mq. di rivestimento in linoleum e ceramica, 50.000 metri lineari di cavi elettrici, 400 plafoniere a led per l’illuminazione, 70 unità di climatizzazione collegate, attraverso 2000 mq. di canali per l’aereazione, a due impianti di trattamento a ricambio d’aria per un totale di 20.000 mc./h con recupero di calore.

Particolare attenzione è stata dedicata alla sicurezza dei pazienti e degli operatori, le porte sono munite di serratura elettromagnetica comandata da badge personali, gli ambienti sono videosorvegliati con un sistema di registrazione continua e gli accessi all’area d’emergenza sono filtrati da porte a doppio consenso controllate da agenti di vigilanza armati.

Il Commissario dell’ARNAS Civico dichiara: “Siamo particolarmente soddisfatti per aver raggiunto in 500 giorni un obiettivo atteso dai siciliani da oltre dieci anni e per il quale ci siamo impegnati sin dall’inizio del mandato.

Grazie di cuore, anche da cittadino, a tutti coloro che si sono sacrificati quotidianamente per realizzarlo.

Questo importante risultato, oltre al diritto alla salute dei pazienti, garantisce un ambiente di lavoro sicuro ai nostri professionisti dell’emergenza, aspetto non secondario alla luce dei più recenti fatti di cronaca.

Ringrazio le autorità intervenute ed in particolare il Presidente Musumeci e l’Assessore Razza che hanno voluto presentare ad ARNAS Civico il nuovo piano per la sicurezza nei luoghi di cura del Governo Regionale, uno strumento di concreto miglioramento per l’accoglienza ai pazienti e la salvaguardia dei professionisti.”

“Il problema delle aggressioni in ospedale è un fenomeno diffuso in tutta Italia, non esistono ricette miracolose. Abbiamo intanto tentato qui al Civico di creare una struttura che sia ampia, capiente e ariosa, una migliore organizzazione interna, una migliore organizzazione interna, maggiore vigilanza”.

Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, inaugurando la nuova ala del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo.

“Sono convinto che il lavoro fatto dall’assessore Razza – ha spiegato – è ottimo e vedremo nei prossimi mesi se è un sistema che possiamo esportare altrove. Il governo ha deciso di legare la fattività dei direttori generali all’efficienza dei pronto soccorso. Se alle regole non si accompagnano le sanzioni, non abbiamo fatto nulla”.

L’assessorato ha istituito un tavolo di lavoro sulla sicurezza. Ogni anno un terzo della popolazione italiana accede ai pronto soccorso: 1,7 milioni in un anno in Sicilia. La prima iniziativa è stata affidare alcune azioni tampone alle aziende ospedaliere siciliane come il ricovero soprannumerario, l’attivazione estemporanea di posti letto aggiuntivi”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, all’inaugurazione della nuova ala del pronto soccorso del Civico.

“Sono previste soluzioni strutturali – ha aggiunto – come il ‘bed manager’ che serve a ridurre il flusso e i tempi di attesa, la riorganizzazione dei locali. Ci sono 4,9 milioni di finanziamenti per gli ospedali palermitani: 1,4 per Villa Sofia-Cervello e 3,5 al Policlinico. In Sicilia ci sono 26 milioni già finanziati”.

Tra gli interventi previsti c’è il potenziamento di videosorveglianza e vigilanza, il divieto di accesso a più di un parente nell’area di visita, la valutazione con un questionario per capire la qualità percepita.

“Poi c’è il progetto ‘accoglienza’ per i pronto soccorso con cinque milioni già disponibili – ha aggiunto – riducendo l’accesso e la permanenza. Previste convenzioni con associazioni di volontariato per l’accoglienza di pazienta e accompagnatori, istituzione di aree di accoglienza prericovero, acquisto di arredi, barelle”.

“Il Pronto soccorso è un canale di collegamento fra il territorio e le strutture ospedaliere per la gestione delle emergenze. Purtroppo questo canale diventa spesso un imbuto, con un sovraccarico di presenze, frutto a volte di carenza di strutture sul territorio o a volte di disinformazione e abuso da parte dell’utenza. Il tutto genera spesso tensioni di cui a fare le spese sono tanto i pazienti, quanto gli operatori della Sanità, ingiustamente additati quali responsabili
di una situazione che ha, invece, ragioni di tipo strutturale. Oggi, questa nuovo edificio raccoglie l’invito che è venuto appunto dagli operatori sanitari e fatto proprio dal Comune e dall’ANCI, perché finalmente si abbia rispetto per coloro che in questa struttura vengono per essere ricoverati o per accompagnare i propri cari e, allo stesso tempo, permetta al personale sanitario di operare in condizioni di sicurezza e serenità”.

Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo e presidente Anci Sicilia Leoluca Orlando.