La norma, approvata quasi vent’anni fa, aveva lo scopo di responsabilizzare e coinvolgere nella gestione dei Beni culturali gli enti locali, chi governa i territori”. A dirlo Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia sulla proposta del governo Crocetta che cancella la legge regionale che assegna il 30% degli incassi dei siti culturali regionali ai Comuni in cui si trovano i monumenti.

Zanna continua: “Erano previsti dei paletti, non solo nel suo articolato, ma anche nelle sue forme di applicazione, a partire dall’obbligo di definire una convenzione tra il Comune, in cui si trova il sito, e la Regione. Ma quest’ultima non ha svolto i suoi compiti di vigilanza e verifica, non ha mai controllato come venissero spesi questi soldi.
Come, purtroppo, è successo altre volte, il governo Crocetta preferisce adesso gettare il bambino con l’acqua sporca. È un modo di fare politica e di amministrare sbagliato e improduttivo, che non risolve le questioni e crea altri problemi. Si denunciano storture, che sicuramente ci sono, ma si cancellano esperienze utili e virtuose. Contribuirà solo ad “isolare” i monumenti e le aree archeologiche dai loro contesti territoriali.
Questo è l’ennesimo fallimento della non-politica culturale del governo Crocetta, che sta continuando a fare solo danni al nostro straordinario patrimonio culturale“.