La nostra rabbia brucia più degli incendi“. Gli studenti di Palermo tornano nuovamente in piazza guidati dal coordinamento Fridays For Future. Centinaia di giovani hanno sfilato questa mattina fra le strade del centro del capoluogo siciliano. Il corteo, partito da piazza Verdi e terminato in piazza Bellini con un’assemblea pubblica, arriva al tramonto dell’ennesimo rogo che ha flagellato, questa volta, il parco della Favorita e la riserva Naturale di Monte Pellegrino, una delle aree verdi urbane più grandi d’Europa. Fiamme divampate intorno alle 15 e che si sono generate con una temperatura di circa 25 gradi e in condizioni di vento praticamente assenti. Fatto che, ancora una volta, spinge ad una riflessione sul fenomeno dei piromani.

Studenti in piazza contro l’emergenza incendi

Studenti Fridays contro gli incendi a Palermo

Domande che gli studenti si sono poste quest’oggi e che hanno rivolto alle istituzioni, ritenute troppo inerti sul problema incendi e sugli interventi di prevenzione. “Noi stiamo scendendo in piazza per manifestare il mancato intervento del Governo sulla questione incendi, sul mancato rispetto dei patti di Parigi – ha commentato Marta Giordano, studente del liceo scientifico Cannizzaro -. Noi siamo i giovani di questo paese e stiamo rischiando il nostro futuro a causa di un Governo che non vuole agire. Per questo scendiamo in piazza. Palermo è una città piena di scuole attive che hanno voglia di fare e che si devono fare sentire. Mi rivolgo ai miei coetanei. Saltare un giorno di scuola è per il nostro futuro. E’ la cosa più giusta da fare”.

I manifestanti hanno esposto diversi cartelli e striscioni, urlando cori e slogan per sensibilizzare la cittadinanza del tema della prevenzione e per quello che ormai non viene ritenuto più un fenomeno di cambiamento climatico ma bensì un problema serio e quotidiano. “Noi siamo in piazza per un’emergenza climatica – evidenzia Mattia Mattina, rappresentante d’istituto del liceo “Regina Margherita” -. Non è un cambiamento come lo chiamano i politici, è un’emergenza. Noi chiediamo di non spendere soldi inutile per infrastrutture che non servono. Chiediamo la prevenzione degli incendi, un fenomeno che ogni anno ci distrugge”.

La protesta è stata organizzata dal coordinamento Fridays For Future. Movimento green che, già diverse volte in questa calda siciliana, è sceso in piazza per sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla strage di alberi e verde urbano a cui è andata incontro la Sicilia. “Il problema degli incendi è un classico esempio del fatto che la crisi climatica si un problema globale con risvolti territoriali – dichiara Alessio Cerano del coordinamento Fridays For Future -. Nel caso degli incendi, quello che chiediamo è che avvenga un cambio d’approccio su un fenomeno ormai strutturale che si conosce da ormai un decennio. Bisogno investire sul parco mezzi di vigili del fuoco e dei forestali, ma con un internalizzazione della gestione dei mezzi come i canadair, ad oggi affidati ai privati. Chiediamo che venga messa in campo una politica di assunzione del personale che si occupa di prevenzione. Inoltre, serve un disinvestimento dal combustile fossile. Sappiamo bene che è un fattore di rischio per il cambiamento climatico che favorisce ondate di calore e piogge torrenziali. I nostri territori sono ormai devastati e non hanno più quella resilienza per ricostituirsi”.

Articoli correlati