• Incendi provocano disastri economici alle Imprese
  • L’appello della Fabi BCC Sicilia, “Governi e Banche prendano opportuni provvedimenti”
  • Nei giorni scorsi il governo siciliano ha deliberato lo “stato di crisi e di emergenza” per sei mesi

“L’allarme già lanciato da FABI BCC Sicilia va tenuto in debita considerazione non solo dalle Banche di Credito Cooperativo ma da tutti gli Istituti di Credito presenti nel territorio isolano”. Lo dice Carmelo Raffa, Coordinatore FABI Sicilia, in questi giorni caratterizzati da incendi che hanno distrutto aziende, pascoli e raccolti.

Chiesti provvedimenti urgenti

“Le Banche, sospendano con immediatezza il pagamento delle rate di mutuo per i soggetti che hanno subito questa grande disgrazia e che ha causato loro danni rilevanti e in alcuni casi la perdita totale dei loro beni”, questo l’appello di Raffa secondo cui “I Governi Nazionale e Regionale devono intervenire immediatamente con provvedimenti urgenti finalizzati a dare un po’ di serenità alle Persone e agli imprenditori che sono disperati della sciagura causata dagli incendi in varie zone della nostra Regione.Occorre operare presto e senza indugi per fare rinascere ciò che è stato distrutto”.

“Sato di crisi e di emergenza” in Sicilia

Nei giorni scorsi il governo siciliano, nel corso di una seduta straordinaria della Giunta, ha deliberato lo “stato di crisi e di emergenza” per sei mesi a causa dei gravi incendi verificatisi già dalla fine di luglio e del permanente rischio per le prossime settimane, dovuto all’eccezionale situazione meteo climatica presente nell’Isola. In particolare nelle ultime settimane, la Sicilia è stata interessata da un’eccezionale ondata d’incendi, centinaia di roghi nei boschi, nelle campagne incolte e in aree urbane che hanno prodotto gravi danni al patrimonio boschivo, all’agricoltura, all’allevamento e a edifici civili, rurali e industriali.  Una stima completa di tutti i costi relativi agli interventi improcrastinabili per il ripristino delle condizioni di sicurezza, il ritorno alla normalità e la riduzione del rischio è ancora in corso e si attendono da parte delle varie amministrazioni interessate valutazioni più complete sui costi dei primi interventi e sui danni alle infrastrutture. Proprio a seguito della dichiarazione dello “stato di crisi e di emergenza”, il governo Musumeci è potuto intervenire a sostegno delle aziende zootecniche per fronteggiare le più urgenti necessità legate alla sopravvivenza del bestiame.