Un incendio la scorsa notte ha danneggiato il ristorante Moltivolti, ristorante, ma anche associazione di volontariato e spazio per il co-working. Un vero e proprio riferimento delle attività non profit in via Giuseppe Mario Puglia, nel quartiere multietnico di Ballarò.

A riferire del rogo è la stessa associazione sulla propria pagina Facebook.

“Questa è la notizia che non avremmo mai voluto darvi – scrive Claudio Arestivo – Stanotte un incendio scoppiato per cause ancora da accertare ha gravemente danneggiato il nostro caro Moltivolti. Come potete immaginare siamo sotto shock nel vedere il frutto di anni di lavoro andare letteralmente in fumo, e nonostante l’abbraccio immediato della nostra rete il dolore è immenso. Ci prenderemo qualche ora per fare la conta dei danni e ricostruire l’accaduto per attivare tutte le misure del caso”.

Escludiamo per fortuna l’ipotesi dolosa e dai primi rilievi sembra trattarsi di malfunzionamento elettrico”.

Sono intervenuti i vigili del fuoco. Secondo una prima ricostruzione a provocare il rogo il malfunzionamento di un condizionatore. Indagini della polizia.

I soci di Moltivolti, punto di riferimento con le loro attività sociali per l’intero quartiere, hanno dato incarico a un perito per indagare sulle origini dell’incendio. Si esclude ogni causa dolosa ma i danni sono ingenti e potrebbe essere a rischio il futuro del ristorante che in questo momento ha in organico 35 dipendenti e un progetto di comunità che coinvolge molte più persone.

Arredi, tavoli, sedie, impianti, macchinari e le opere del pittore Igor Scalisi Palminteri sono pesantemente danneggiati, ma è ancora troppo presto per una stima completa dei danni. Nell’attesa di una relazione ufficiale da parte dei vigili del fuoco è già partita la maratona di solidarietà da parte di associazioni, privati, amici, istituzioni e clienti del ristorante.

“Siamo sconvolti da quanto accaduto stamane, un risveglio davvero orribile, ma come sempre la nostra comunità ci sorprende con un sostegno immediato e straordinario – dichiara Claudio Arestivo, a nome dei soci di Moltivolti. Dalle prime ore del mattino siamo stati inondati di messaggi di solidarietà da parte di tantissime persone per cui Moltivolti rappresenta molto di più che un semplice ristorante. Non sentirci soli ci aiuta ad affrontare questo terribile evento. Al momento la priorità è riuscire a tutelare i nostri lavoratori e la comunità. L’urgenza è quella di riaprire prima possibile e rimetterci all’opera. Un realtà come Moltivolti non può permettersi di aspettare tempi tecnici troppo lunghi per le riapertura, perché a rischio c’è il futuro di molte persone. In un momento drammatico in cui la crisi economica attanaglia tutti noi rimanere chiusi per mesi sarebbe disastroso”.

Parte così la raccolta fondi promossa dalla rete di Libera.

“Per consentire un recupero immediato dell’attività lavorative e sociali di Moltivolti con la rete di Libera abbiamo deciso di far partire immediatamente una raccolta fondi – Carmelo Pollichino, Presidente Libera Palermo – per convogliare la solidarietà di tutte la rete dei sostenitori, fatta di associazioni, enti privati e singoli cittadini che in queste ore hanno dimostrato grande attenzione per l’accaduto.”

Al momento è possibile donare sul conto corrente di Libera Palermo che ha sede nel coworking di Moltivolti.

CONTO CORRENTE: Libera Palermo
IBAN: IT27J0501804600000011253176
FILIALE: Banca Popolare Etica Palermo 
CAUSALE: Sostegno Moltivolti Palermo

Tanti gli attestati di stima

“Abbiamo appreso che un incendio stanotte ha gravemente danneggiato Moltivolti, uno spazio speciale che sentiamo nostro e che contribuisce da sempre a far sì che Mediterranea possa esistere – scrivono da Mediterranea Saving Humans
Ci stringiamo allə fratelli e sorelle di questa grande famiglia di cui anche noi ci sentiamo parte. Siamo prontə a fare quello che dobbiamo per aiutare a ripristinare ogni cosa. Meglio di prima.
Forza sorelle e fratelli, forza Moltivolti”.

“Un grande abbraccio a Moltivolti, a Claudio Arestivo – dice Mattia – e a tutte le persone che da lì costruiscono dal basso un altro mondo possibile, la civiltà dell’amore, con la certezza che il loro impegno per abbracciare ogni persona e realizzare la fraternità universale continuerà sempre con passione e coraggio”.

“Claudio mi dispiace tantissimo! – scrivo Vincenzo – È un posto bellissimo, sono venuto diverse volte senza avere il piacere di rincontrarti!!!! Sono sicuro che riuscirete a ridare al moltivolti la bellezza di un tempo, ho visto amore ed armonia quando sono venuto, saranno basi sulle quali ricostruire!!!! In bocca al lupo”.

“Oh noiooo!! terribile!!ci dispiace immensamente – dice Isabella – Terminati gli accertamenti, ci impegniamo fin d’ora per sostenervi nella ricostruzione. Molti Volti è un bene di tutti♥️.

La solidarietà della Cgil

“Moltivolti rappresenta una delle esperienze più significative,  concrete e interessanti di integrazione e lavoro a Palermo –  dice Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo –  Esprimiamo  la nostra vicinanza e solidarietà agli operatori e ai dipendenti del locale,  danneggiato gravemente stanotte da un incendio e al di là delle cause, che dovranno essere accertate, confermiamo l’impegno della Cgil a contribuire a una veloce ripresa delle attività”.
 Il segretario della Cgil Palermo stamattina si è recato  sul posto per portare il sostegno e la solidarietà del sindacato ai lavoratori del centro multietnico da anni punto di riferimento a Ballarò e promotore di tante iniziative per l’accoglienza ai migranti, i diritti, la partecipazione  e la legalità.

Solidarietà del deputato Erasmo Palazzotto

“Un bar, un ristorante, un coworking, un’impresa sociale, un centro culturale. Un porto sicuro. Moltivolti è tutto questo e anche di più. Oggi la notizia che non volevamo ricevere. Il periodo non è facile ma resistere è un dovere. Un abbraccio ai miei fratelli e alle mie sorelle di Moltivolti. Non siete soli. Riapriremo e saremo più forti”. Così su Facebook il deputato siciliano Erasmo Palazzotto commentando la notizia dell’incendio nei locali di Moltivolti, a Ballarò a Palermo.

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