Si torna sui banchi di scuola ma negli asili c’è il rischio che i genitori che vanno a lasciare i propri figli trovino una sorpresa. La scuola ricomincia dopo le vacanze di Natale ma con uno sciopero deli insegnanti di materne, asili e nidi.

Una sentenza, infatti, ha escluso dalle graduatorie (GaE) gli insegnanti diplomati nei vecchi istituti per ‘Maestre Giardiniere’ a vantaggio dei laureati del nuovo ordine.Un abuso secondo i sindacati dovuto all’assenza del governo che avrebbe dovuto sistemare prima la questione ricordandoc he al momento in cui questi insegnanti si sono qualificati il sistema era quello e non esisteva l’attuale percorso universitario.

“Record di adesioni per il primo sciopero dell’anno, che nello specifico riguarda i diplomati delle magistrali”: ne è convinta l’Anief, che per bocca del suo presidente Marcello Pacifico, spiega: “Le famiglie italiane si accorgeranno cosa vuol dire perdere il maestro del proprio figlio, dopo diversi anni, per colpa di una sentenza che non doveva neanche essere pronunciata, vista l’assenza di un conflitto di giudicato per una categoria, composta appunto dai docenti della scuola dell’infanzia e primaria, che è stato volutamente dimenticato dal Governo e dal Parlamento, anche con l’esclusione dal piano straordinario di assunzioni come dal nuovo sistema di formazione e reclutamento”.

Nello specifico la protesa è stata organizzata a seguito della sentenza prenatalizia dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che ha messo fuori dalle GaE (Graduatoria dei precari ad esaurimento) i docenti con diploma magistrale, “condannandoli – secondo l’Anief – alla precarietà”.

Maestre e maestri incroceranno le braccia, molti di loro raggiungeranno il Ministero dell’Istruzione a Roma per partecipare alla manifestazione indetta tra glia ltri dall’Anief tra le ore 9 e le 13. Sono previsti anche sit-in davanti gli Uffici Scolastici Regionali di Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari. Anche se ci sono una quantità di insegnanti che hanno deciso di non aderire alla protesta.

La richiesta del sindacato è quella di confermare nei ruoli dello Stato i 6mila neoassunti con riserva che hanno superato o stanno superando l’anno di prova e assumere i 44mila colleghi inseriti con riserva nelle GaE, i quali da molti anni insegnano ormai nelle nostre scuole.