Il giudice per le indagini preliminari Clelia Maltese ha archiviato la posizione dell’ex deputato nazionale Dore Misuraca, indagato nel procedimento ” Sanità 2″, che a ottobre del 2022 aveva portato all’arresto di funzionari pubblici e imprenditori operanti nel settore delle forniture ospedaliere.

I Pm hanno avanzato la richiesta d’archiviazione

La richiesta di archiviazione di Misuraca, difeso dall’avvocato Vincenzo Lo Re, è stata proposta dai Pm Brandini e Zoppi dopo la presentazione di una memoria difensiva che illustrava la linearità della condotta tenuta dall’ex deputato, chiamato in causa dall’ex Provveditore dell’Asp di Palermo, Fabio Damiani. Quest’ultimo aveva riferito di pressioni subite nel giugno del 2017 in favore di una ditta che partecipava alla gara per l’ossigenoterapia domiciliare bandita dall’Asp di Palermo. Le dichiarazioni di Damiani, per i Pm titolari delle indagini sono rimaste prive di ogni riscontro e, pertanto, è stata proposta l’archiviazione di Dore Misuraca accolta dal Gip Maltese.

“Il mio assistito ha atteso con piena fiducia nella magistratura – dichiara l’Avvocato Lo Re – il completamento delle indagini, nella certezza della propria estraneità ai fatti”.

L’indagine

L’indagine era un corollario di “sorella sanità”, il blitz che nel 2022 portò all’arresto e alle successive condanne di alcuni manager e imprenditori. Fra questi c’era Fabio Damiani, ex manager dell’Asp di Trapani, e responsabile della centrale unica di committenza per gli appalti della Regione siciliana. Damiani raccontò di avere resistito alle pressioni dei politici per l’aggiudicazione di alcune gare.

Il grande poi accusato divenne accusatore. L’ex provveditore delle opere pubbliche dell’Asp di Palermo fece il nome di Misuraca, uomo di Forza Italia, ex parlamentare del centrodestra, approdato al Pd nell’ultima parte della sua carriera politica.

Nel suo caso si parlava dell’appalto per l’ossigenoterapia a domicilio. Una gara da 66 milioni di euro per un servizio che copriva la Sicilia occidentale per quattro anni, bandita dall’Asp di Palermo nel 2016. La commissione di gara era presieduta da Damiani. Fu aggiudicata alla società Vivisol, ma poi annullata dopo il ricorso al Tar della esclusa Medicair.