La procura di Palermo ha archiviato l’inchiesta contro il procuratore della Corte dei Conti Pino Zingale. Lo scrive il giornale Livesicilia.
La vicenda nasce da un esposto al Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti per questioni di natura deontologica presentato dall’ex assessore Gaetano Armao, avvocato e vice presidente della giunta di Nello Musumeci, nonché attuale consulente del governatore Renato Schifani.
Le accuse e la procedura di accertamento
Armao aveva presentato l’esposto contro il procuratore regionale della Corte dei Conti al segretario generale della Corte dei Conti e alla Commissione disciplinare del Consiglio di presidenza della stessa Corte ma era stata la Corte dei Conti a trasmettere gli atti alla procura per verificare se sussistessero reati.
Sugli eventuali aspetti penali sollevati dalla Corte è scattata, adesso, l’archiviazione mentre sull’esposto originale dell’avvocato Armao, che in nessun caso ipotizza reati penali, sono in corso accertamenti. La vicenda che ha portato all’avvio di una procedura di accertamento riguarda eventuali incompatibilità ambientali e funzionali di Zingale che, secondo quanto segnalato da Armao, potrebbero riguardare la sfera deontologica.
L’apertura dell’inchiesta per concussione
Il procuratore generale della Corte dei Conti, però, trasmetteva il fascicolo alla Procura della Repubblica per le valutazioni ed è stata aperta l’inchiesta per concussione ma nei mesi scorsi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Ivana Vassallo, ha archiviato l’inchiesta di natura penale.
Cosa lamenta Armao nel suo esposto
Secondo l’esposto dell’ex assessore la mancata parifica dei conti della Regione da parte della Regione sarebbe stata una mossa decisa nel tentativo di bloccare l’azione del governo regionale e sarebbe stata seguita da richieste di aiuto e pressioni per ottenere incarichi. Ma in nessuno caso l’esposto ipotizza reati di natura penale. Chiede, piuttosto, un accertamento di carattere deontologico rispetto al quale la vicenda davanti alla Corte dei Conti sarebbe ancora aperta.
Rettifica dell’avvocato del procuratore Pino Zingale
In merito a questa vicenda riceviamo una richiesta di rettifica dall’avvocato Attilio Floresta incaricato dal Dott Pino Zingale, che riportiamo integralmente.
“I fatti esposti dall’Avv. Armao sono stati valutati come infondati non solo dal giudice penale, come correttamente indicato dal giornalista, ma anche dal Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti, dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e dal Procuratore Generale presso la Corte dei Conti in ordine ai profili di stretta competenza, ivi compresi quelli afferenti all’osservanza da parte del Dott. Pino Zingale dei profili deontologici relativi all’esercizio della funzione.
In particolare il Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti, dopo accurato esame dell’esposto, con delibera 222 del 03.10.2022 ha statuito di archiviare “la procedura per l’accertamento della sussistenza di una situazione di incompatibilità ambientale e funzionale a carico del Presidente di sezione Pino Zingale”.
A propria volta, il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria con delibera n. 411 emessa all’esito della seduta del 28.03.2023 ha così disposto: “Considerato che le questioni descritte dell’avv. Gaetano Armao non sono riconducibili a comportamenti di rilievo disciplinare delibera il non luogo a provvedere”. Infine, il Procuratore generale presso la Corte dei Conti con sede in Roma, competente per la valutazione dei profili deontologici/disciplinari, ha definito con decreto di archiviazione il fascicolo aperto in data 25.01.2023 a seguito dell’esposto dell’Avv. Armao”.
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