Incidente mortale in via Sacco e Vanzetti a Palermo. Un uomo stava attraversando la strada quando è stato travolto da un’auto in corsa.
E’ morto sul colpo un uomo di 73 anni Antonio Cacciatore, investito, nella zona dello Sperone, da un automobilista a bordo di una Fiat Cinquecento gialla guidata da un giovane di 27 anni.
E’ successo nel tardo pomeriggio all’altezza del civico 48: l’impatto si è rivelato violentissimo e non ha lasciato scampo all’anziano, per il quale ogni tentativo di soccorso si è rivelato inutile.
Quando è stato lanciato l’allarme sul posto sono arrivati i sanitari del 118, ai quali non è rimasto che accertare il decesso e gli agenti della polizia municipale.
I rilievi dell’Infortunistica per accertare la dinamica dell’incidente sono in corso, la strada è stata chiusa al traffico e limitata alla circolazione delle auto.
Nel 2019 si sono verificati in Sicilia 10.702 incidenti stradali che hanno causato la morte di 210 persone e il ferimento di altre 16.083. Rispetto al 2018, diminuiscono gli incidenti (-2,9%) e i feriti (-2,0%) in maniera più rilevante rispetto all’intero Paese (rispettivamente -0,2% e -0,6%).
Il numero delle vittime della strada, invece, rimane stabile mentre a livello nazionale si registra una significativa diminuzione per questo aggregato (-4,8%). Lo dice il focus diffuso dall’Istat. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 23,6%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2019 si registrano variazioni, rispettivamente di -24,7% e -22,9%.
Nello stesso lasso di tempo (2010-2019) l’indice di mortalità è rimasto invariato sul territorio (2,0 deceduti ogni 100 incidenti) mentre quello medio nazionale diminuisce da 1,9 a 1,8. Nel 2019, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), periti in incidente stradale, in Sicilia è superiore alla media nazionale (52,4% contro 45,2%).
Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni) il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione è superiore nel 2019 a quello nazionale (52,9% contro 49,6%). Negli ultimi nove anni (2010-2019) l’incidenza di pedoni deceduti è rimasta pressoché stabile passando da 16,8% a 16,7% mentre nel resto del Paese è aumentata da 15,1% a 16,8%.
La maggior parte degli incidenti stradali in Sicilia, dice il focus dell’Istat che ha reso noti i dati statistici relativi al 2019, avviene tra due o più veicoli (72,4%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (3.796 casi, 36 vittime e 6.073 feriti), seguita dallo scontro laterale (1.465 casi, 6 decessi e 2.114 persone ferite). La tipologia più pericolosa è l’urto con ostacolo accidentale (4,9 decessi ogni 100 incidenti), seguono lo scontro frontale e la fuoriuscita (4,4).
Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,9 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,2 decessi). Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la velocità troppo elevata e la guida distratta sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 40,8% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la velocità troppo elevata incide da sola per il 16,4%. Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per I 15-29enni (8,7 per 100mila abitanti) e per gli ultrasessantaquattrenni (4,9 per 100mila abitanti).
I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 62,4% delle vittime e il 65,6% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 21,0% dei morti e il 27,4% dei feriti, i pedoni il 16,7% dei deceduti e il 7% dei feriti. Il 54,3% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+ mentre il 60,5% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. L’indice di lesività standardizzato è pari a 656,9 per la classe di età 15-29 anni e a 389,9 per quella 30-44 anni. (ANSA).
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