Si parte domani mattina. Appuntamento alle 9 alla Piscina Olimpica con le prime lezioni di nuoto, poi alle 16 via al basket al PalaMangano. Prende il via a Palermo il “Candido Junior Camp 1° Sport Summer Paralimpico”, progetto pilota a livello nazionale che approda ora in Sicilia, nel capoluogo dall’1 al 3 settembre e poi subito dopo a Ragusa dal 5 all’8 settembre.
Un’iniziativa rivolta a giovani disabili dagli undici ai ventuno anni che avranno l’opportunità di praticare basket e nuoto sotto la guida di tecnici federali accreditati e l’assistenza e il controllo di medici, terapisti della riabilitazione e infermieri specializzati, messi a disposizione dall’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello.
L’obiettivo è quello di far avvicinare i ragazzi disabili allo sport e favorirne l’inclusione sociale, con la possibilità di fare nuove esperienze e costruire nuove amicizie. L’evento è organizzato e promosso dalla Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina (Fipic), dalla Federazione Italiana Nuoto Paralimpico (Finp), dalla Fondazione Candido Cannavò e da Briantea84, con il sostegno de La Gazzetta dello Sport, del Comune di Palermo, del Comitato Italiano Paralimpico e del Progetto regionale sulle Mielolesioni (capofila Villa Sofia-Cervello). Il Camp avrà come sedi a Palermo la Piscina Olimpica Comunale per il nuoto e il PalaMangano per il basket ed è legato strettamente alla figura dell’indimenticato, storico, Direttore della Gazzetta dello Sport, Candido Cannavò, siciliano, scomparso nel 2009, e molto vicino alle problematiche dei disabili.
Il “Candido Junior Camp 1° Sport Summer Paralimpico” è stato presentato ufficialmente oggi nel corso di una conferenza stampa a Villa Niscemi, dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dall’Assessore alla Cittadinanza sociale, Giuseppe Mattina, dagli organizzatori, Filippo Lo Bue, Delegato Regionale Fipic, e Ninni Gambino, Delegato Regionale Finp, dal dr. Antonio Iacono, responsabile del progetto regionale sulle Mielolesioni, dal Commissario dell’Asp di Palermo, Antonio Candela e dai rappresentanti della Fondazione Candido Cannavò, di Briantea84 e de La Gazzetta dello Sport.
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