“Ci sorprende la presa di posizione della Cisl siciliana a proposito della programmazione degli investimenti infrastrutturali in Sicilia. Da quando ci siamo insediati, infatti, abbiamo avviato una costruttiva e costante prassi di approfondito e paritario confronto con le parti sociali, articolando il dialogo attraverso tavoli tecnici, interlocuzioni continue e, spesso, decisioni ampiamente condivise”. L’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone replica così alla nota diffusa da Cisl Sicilia, dopo l’incontro a Roma fra il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e il presidente della Regione Nello Musumeci.

L’ultimo confronto a Catania

Il governo regionale evidenzia che l’ultimo confronto si è tenuto recentemente: “L’ultima delle riunioni di tale natura – aggiunge Falcone – si è svolta lo scorso aprile a Catania, alla presenza dei massimi vertici provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, conclusasi con il giudizio positivo dei sindacati e un nuovo impegno, da parte del governo Musumeci, a recepire gli stimoli e le loro proposte. Sono, inoltre, in programma analoghe iniziative in Sicilia occidentale, per fare il punto sulle opere in cantiere e sulle prospettive infrastrutturali da cogliere per la nostra Isola. Condividiamo, dunque, la preoccupazione del segretario Cappuccio sulle scelte calate dall’alto: la nostra linea politica è proprio quella di non prenderne”.

Le accuse mosse dalla Cisl

Nei giorni scorsi era stato il segretario regionale della Cisl, Sebastiano Capuccio, a lamentare il mancato coinvolgimento delle parti sociali in seguito all’incontro che si è svolto ieri a Roma tra il presidente della Regione Nello Musumeci e il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. Secondo il numero uno della Cisl siciliana serve una concertazione che coinvolga quanti più addetti ai lavori possibili: “I piani di intervento, più sono condivisi più rispondono alle esigenze e alle attese del territorio e della popolazione. Chiediamo tavoli regionali sulle opere da realizzare, sui relativi progetti e sulle linee di investimento da attivare”.

Le questioni al centro di quell’incontro con il ministro

Nei giorni scorsi era durato quasi due ore il confronto a Roma tra il ministro delle Infrastrutture e trasporti Enrico Giovannini e il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci sui temi prioritari dell’agenda politica di Palazzo d’Orleans. Affiancato dall’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone e dal vicario del gabinetto Eugenio Ceglia, il governatore ha posto al tavolo ministeriale sette temi: Ponte sullo Stretto, Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’autostrada Ragusa-Catania, il Piano di riqualificazione delle strade provinciali, la trasformazione in hub del porto di Augusta, il Consorzio autostrade siciliane e la bonifica della zona Falcata di Messina.

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