“L’escalation di violenza ai danni degli infermieri va fermata subito. Le strutture sanitarie e ospedaliere non possono diventare un campo di battaglia, in cui vengono minacciati o ancora peggio picchiati, professionisti che ogni giorno assicurano un servizio indispensabile all’utenza”. Così il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Antonino Amato, commenta l’aggressione di un’infermiera avvenuta al pronto soccorso dell’Ospedale Ingrassia di Palermo.

Le parole di Amato: “Ennesimo episodio gravissimo”

“Questo ennesimo episodio gravissimo testimonia un clima ormai intollerabile – aggiunge Amato – che noi da tempo segnaliamo e denunciamo. Occorre che immediatamente alla Prefettura di Palermo si riunisca un tavolo del quale facciano parte tutti i soggetti coinvolti, come l’Ordine degli Infermieri, per predisporre interventi e azioni di contrasto efficace contro queste assurde forme di violenza”.

L’aggressione

Una donna e due uomini sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio per avere aggredito e minacciato i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia, alla fine di corso Calatafimi.

I tre che lamentavano l’attesa nell’area di emergenza Secondo una prima ricostruzione i tre indagati avrebbero accompagnato un loro familiare a pronto soccorso. Hanno iniziato a bussare con forza ma sono stati allontanati dalle guardie giurate della Mondialpol.

Durante i momenti di forte tensione la donna è riuscita ad entrare e ha afferrato per i capelli un’infermiera.

La donna avrebbe anche minacciato l’impiegata e i tre avrebbero continuato a prendere a calci e pugni la porta continuando a inveire contro i medici. Sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno denunciato i tre.

Il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni “condanna con la massima fermezza – come ha dichiarato – l’ennesimo episodio di violenza, arroganza e prepotenza, manifestando solidarietà e vicinanza all’infermiera vittima dell’aggressione e al personale impegnato nell’area d’emergenza dell’Ingrassia”. Si tratta dell’ennesima aggressione ai danni dei sanitari da parte di pazienti negli ospedali del capoluogo siciliano.

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