Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e l’assessore alla Salute Giovanna Volo sono intervenuti all’ospedale Ingrassia di Palermo, alla presentazione del sistema Mako, piattaforma robotica ad alta tecnologia per la chirurgia protesica in dotazione all’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia.

Presenti, oltre al commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni ed al direttore sanitario, Francesco Cerrito, anche l’Arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, ed il Sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono.

Solo 18 strutture in Italia hanno lo stesso sistema, il primo in Sicilia

Il sistema, in dotazione in Italia solo a 18 strutture (la maggior parte delle quali del Nord della penisola, è il primo in Sicilia), si compone di un braccio robotico, un modulo di visione e un modulo guida. Il braccio robotico permette di riprodurre sul paziente ciò che il chirurgo ha pianificato con estrema precisione sul software.

Schifani, “A giorni delibera su stanziamento 26 milioni di euro”

“Quello di stamattina è un momento che dà il senso della responsabilità della sanità pubblica e dell’adeguamento tecnologico dei macchinari. Il governo regionale sta lavorando al potenziamento delle strutture sanitarie, a giorni si attende la delibera del ministero della Salute che stanzierà, su nostra richiesta, 26 milioni di euro del cosiddetto ‘articolo 20’. Un provvedimento che fa il paio con l’inaugurazione di oggi perché l’ospedale Ingrassia non è una struttura di periferia, è invece a servizio di un importante e vasto bacino della città di Palermo e del suo hinterland, va dunque migliorato e potenziato”. Lo ha detto il presidente della Regione Renato Schifani intervenuto stamattina all’ospedale Ingrassia di Palermo per la presentazione della piattaforma robotica Mako ad alta tecnologia per la chirurgia protesica, una delle più recenti innovazioni nel campo della chirurgia ortopedica (soprattutto ginocchio e anca).

Volo, “Avremo possibilità di contenere mobilità passiva”

“La tecnologia al servizio della sanità può dare risultati straordinari – ha commentato l’assessore Volo  . Avremo la possibilità di contenere la mobilità passiva e potremo anche assistere a fenomeni di mobilità attiva, con pazienti di altre regioni che verranno all’Ingrassia per chiedere le prestazioni di ortopedia che utilizzano questa piattaforma robotica”.

Faraoni, “Piattaforma robotica conferma ruolo centrale ospedale”

“L’Ospedale Ingrassia si arricchisce di un sistema di alta tecnologia che consente innovative tecniche di intervento chirurgico – ha sottolineato il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – l’attività di eccellenza che viene proposta all’utenza, conferma il ruolo di rifermento ormai assunto dal nosocomio, non solo nella città Metropolitana di Palermo, ma anche delle province limitrofe. Grazie all’expertise, alla abnegazione ed al profilo di competenze che assicurano tutti gli operatori, l’Ospedale Ingrassia è in grado di eseguire interventi che, fino a pochi anni fa, erano ritenuti impossibili. Al potenziamento tecnologico, a breve corrisponderà una completa ristrutturazione di un nosocomio ideato e realizzato negli anni ’30 del secolo scorso. Grazie ad un investimento di 26 milioni di euro e nel pieno rispetto dei vincoli imposti dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali, consegneremo alla collettività un Ospedale in grado di garantire prestazioni di qualità in un contesto moderno ed efficiente”.

Dove viene utilizzato il nuovo sistema robotico

Il nuovo sistema robotico viene utilizzato dall’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Ingrassia per gli interventi di protesi totale di ginocchio, protesi monocompartimentale di ginocchio e protesi totale d’anca.

“Il chirurgo – ha spiegato il direttore dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ingrassia, Ferdinando Granata – è guidato nei tagli ossei necessari all’alloggiamento della protesi che risulta così, praticamente, perfetta per quanto concerne la taglia, la sede e il bilanciamento legamentoso, minimizzando in modo considerevole le perdite ematiche, il dolore postoperatorio, il tempo chirurgico, il tempo di degenza ospedaliera e preservando il più possibile la riserva ossea del paziente”.

Già otto trattati 8 casi di artrosi al ginocchio

Nei primi giorni di utilizzo del sistema, sono, già 8 i casi trattati di artrosi di ginocchio moderata-severa con impianto di protesi totale di ginocchio Mako-assistita. “I pazienti – ha concluso Granata – hanno iniziato la riabilitazione immediatamente e camminato, già, il secondo giorno dopo l’intervento. Sono stati tutti dimessi in terza-quarta giornata”.