E’ arrivato questa mattina a molti presidi degli istituti scolastici della Sicilia il documento redatto dalla task-force regionale per la pianificazione delle attività educative, in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico e formativo 2020-2021. Il testo, disponibile sul sito dell’Assessorato da giovedì scorso 16 luglio, è stato distribuito a tutte le istituzioni scolastiche e formative della Regione Siciliana nonché a Comuni, Liberi Consorzi e Città Metropolitane. Chi non lo avesse ancora ricevuto lo riceverà nei prossimi giorni e potrà comunque consultarlo on line nel frattempo.

Le indicazioni contenute nel documento sono quelle che BlogSicilia aveva anticipato nei giorni scorsi. Per quanto riguarda la gestione del rischio sanitario, l’organizzazione scolastica dovrà favorire condizioni in grado di limitare occasioni di eccessivo avvicinamento tra le persone, attraverso i previsti distanziamenti e l’adozione di banchi singoli. Nelle scuole dell’infanzia e per il primo biennio della scuola primaria, dove tali misure incontrano oggettive difficoltà di attuazione, “si consiglia di accogliere i bambini in piccoli gruppi per ogni aula, prevenendo occasioni di più ampia aggregazione – si legge nel documento – e quindi favorendo lo svolgimento di tutte le attività, compreso il consumo dei pasti, all’interno dello stesso spazio. In generale, dovranno essere adottate specifiche misure per la fruizione della ricreazione, dei laboratori, degli spazi collettivi, privilegiando l’utilizzo di luoghi aperti e regolando l’afflusso degli alunni. Similmente, l’ingresso e l’uscita dall’istituto scolastico dovrà essere gestito attraverso percorsi in grado di limitare occasioni di assembramento”.

Non c’è una parola chiara e definitiva sull’uso della mascherina. L’intenzione è quello di limitarla ma potrebbe essere necesario il ricorso anche in classe dunque tutti dovranno esserne muniti obbligatoriamente “L’uso della mascherina e dei guanti monouso rimane obbligatorio per tutti gli operatori scolastici addetti alla sanificazione degli ambienti, alla gestione dei pasti e all’utilizzo degli spazi comuni. I docenti e gli studenti dovranno essere muniti di un personale dispositivo di protezione individuale, limitandone eventualmente l’uso durante le ore di presenza in aula e mantenendole obbligatoriamente durante le attività collegiali, lo stazionamento negli spazi comuni, le operazioni di entrate ed uscita dalla scuola. Fanno eccezione gli alunni delle scuole per l’infanzia, 0-6 anni, ed i portatori di disabilità che, in relazione alla specifica condizione personale, non sono tenuti ad indossare i dispositivi individuali di sicurezza, fermo restando l’obbligo per gli insegnanti e per gli assistenti”.

Inoltre, sempre a tutela della salute in ambito scolastico, la task force ricorda ai dirigenti scolatici che “gli studenti potranno partecipare alle attività didattiche solo con una temperatura corporea non superiore ai 37.5° C, dichiarando di non essere stati in quarantena domiciliare negli ultimi 14 giorni o in contatto con persone positive al Covid19 o, ancora, se non presentano sintomi riconducibili a difficoltà respiratorie insorte negli ultimi 3 giorni. “A riguardo, si suggerisce di interloquire con le famiglie – si legge nel documento – e prevedere la sottoscrizione di un apposito modulo, con il quale i genitori si impegnano a mantenere a casa i minori, in presenza di una delle condizioni sopra citate. In virtù del protocollo sottoscritto tra l’Assessorato regionale all’Istruzione e Ordini dei Medici delle province siciliane, gli istituti scolastici potranno usufruire di un ulteriore apporto sanitario, oltre quello dell’ASP di appartenenza”.

“Infine, si ribadisce l’importanza di un’attenta sanificazione degli ambienti, – è l’invito degli esperti ai presidi – degli oggetti e della presenza di adeguati prodotti detergenti per la disinfezione delle mani all’interno degli ambienti scolastici e all’ingresso; a tal riguardo potrà rivelarsi utile la realizzazione di campagne di promozione sull’uso consapevole delle misure di igiene personale e ambientale. Sono altresì regolamentati gli accessi esterni alla scuola da parte di eventuali visitatori”.

Per quanto riguarda la rimodulazione delle attività scolastiche, è fondamentale il rispetto del distanziamento interpersonale e, in funzione di questo, andranno riorganizzati gli spazi della didattica. Nel caso in cui la scuola ne abbia disponibilità, per le ore di didattica potranno essere utilizzati ambienti originariamente destinati a funzioni diverse, come palestre, uffici o laboratori, oppure potranno essere realizzate aule più ampie, attraverso interventi di “edilizia leggera” o la realizzazione di strutture coperte, mantenendo quindi invariata la composizione delle classi.

Nel caso in cui tutto questo non fosse possibile, bisognerà intervenire adeguatamente sull’orario scolastico disponendo turni differenziati, ovvero riducendo la durata delle lezioni. Inoltre, se fosse necessario, grazie al supporto dei Sindaci e dei Commissari dei Liberi Consorzi, potranno essere resi disponibili, sulla base del fabbisogno indicato dal Dirigente scolastico, edifici esterni idonei all’accoglienza degli studenti. In ogni caso, emerge con evidenza la necessità di potenziare il numero dei docenti e del personale ATA.

In vista della ripresa delle attività scolastiche, il documento riserva particolare attenzione agli alunni disabili, con riferimento ai quali le Amministrazioni locali, d’intesa con l’Ufficio scolastico regione e con le dirigenze scolastiche, provvederanno a garantire la pianificazione dei servizi a loro dedicati, assicurandone continuità nel tempo.

In aggiunta, per far fronte all’esigenza di una più larga disponibilità di mezzi di trasporto per gli studenti, si attende la conclusione dei lavori del tavolo tecnico, istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche su sollecitazione della Regione Siciliana.

Permane un ruolo per la didattica a distanza, complementare ed integrativa alle attività della didattica tradizionale e di particolare supporto nel caso di mutate condizioni epidemiologiche. Pertanto, con l’intento di favorire un migliore uso delle metodologie di insegnamento e di apprendimento digitale, si provvederà a integrare ulteriormente, rispetto a quanto già fatto negli ultimi mesi, la dotazione tecnologica degli istituti, l’infrastrutturazione digitale degli ambienti ed a proporre specifici corsi di aggiornamento per il personale docente.

Le linee-guida si applicano, in Sicilia, anche al settore della formazione professionale. Il documento, approvato all’unanimità dalla task-force, costituisce da adesso un punto di riferimento importante per quanti, dirigenti scolastici ed enti locali, dovranno provvedere all’adeguamento dei siti scolastici e formativi in vista del nuovo anno.

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