In arrivo una nuova tornata di assunzioni in Intesa Sanpaolo. Il gruppo bancario, nato dalla fusione di Banca Intesa e Sanpaolo Imi, con circa 4.700 filiali in Italia, ha siglato un accordo con i sindacati che prevede l’uscita di ben 9mila lavoratori che andranno in pensione entro il 2020, a fronte della quale si procederà a 1.500 nuove assunzioni.

L’accordo fa seguito all’accordo già siglato in relazione all’acquisizione dei rami di attività delle ex banche venete. Un piano in 3 anni.

Le 1.500 assunzioni secondo il nuovo piano industriale saranno effettuate entro il 2021: 1.000 saranno a tempo indeterminato, prestando attenzione alla rete di filiali, in tutta Italia, privilegiando quindi le figure di operatori di sportello, alle aree svantaggiate del paese come il Sud Italia, e ai nuovi mestieri, legati soprattutto ai servizi di banca online.

Ai contratti a tempo indeterminato, si aggiungono nel quadriennio 500 consulenti finanziari, nuovi inserimenti con contratto misto, ovvero un contratto combinato tra rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato part- time ( due giorni alla settimana come gestori in filiale) e rapporto di lavoro autonomo (tre giorni alla settimana come lavoratori autonomi), previa iscrizione all’albo unico dei consulenti finanziari.

Si occuperanno dell’esigenze della clientela, focalizzandosi sulla gestione professionale dei bisogni di risparmio, investimento e previdenza. Si comincia subito.

Per il 2018, sono 400 i posti già disponibili. In particolare, sono ricercate circa 100 figure “ professional” ( specializzate) principalmente nelle Business Unit ¸ come le filiali, strutture di staff come il Credit controller, responsabile delle attività di controllo di primo livello nell’ambito “Credito Monitoraggio” e nelle società del gruppo, come Eurizon Capital Sgr, Fideuram e Intesa Vita. Cercansi agenti di commercio.

Oltre ai consulenti finanziari, ricercati in tutta Italia, inoltre, è caccia su tutto il territorio nazionale ad agenti di commercio per Intesa Sanpaolo Forvalue: giovani tra i 25 e i 35 anni, laureati o diplomati in discipline economiche o giuridiche, con esperienze di relazioni commerciali e di vendita e spirito imprenditoriale, interessati a ruoli consulenziali con partita Iva.

Un particolare riguardo è dedicato agli appartenenti alle categorie tutelate dalla legge 68/99 da inserire su tutto il territorio nazionale, all’interno della rete di sportelli e nelle direzioni centrali.Offerti 60 stageSono 60 le offerte di stage: a Milano, ad esempio, si cerca uno stagista “ Multicanalità e Customer Experience” per supportare i team nella progettazione di nuovi set di prodotto.

Tra i requisiti, la laurea in Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziari o equipollenti e inglese fluente. «Contiamo che al Sud sia riservato riguardo dai vertici dell’azienda — spiega Anna Cutrera, segretario regionale della First Cisl Sicilia nell’edizione di Repubblica Palermo — il settore bancario nell’Isola ha perso dal 2009 al 2019 il 14 per cento degli addetti». Le caratteristiche richieste.

Oltre ai contratti “misti”, ci sono alcune novità anche per gli impiegati al lavoro nelle filiali. « Il tradizionale operatore di sportello o cassiere è una figura ormai tramontata — dice Francesca Artista, segretario generale della Fisac Cgil Sicilia — con la digitalizzazione della maggior parte delle operazioni bancarie, servono piuttosto addetti commerciali che siano anche in grado di vendere prodotti finanziari, creditizi e assicurativi. Le lauree predilette sono quelle in Economia, Scienze bancarie e Giurisprudenza: gioca un ruolo importante anche l’esperienza maturata durante gli stage»