Roberto Hodl, 83 anni, è morto in ospedale dopo essere stato investito in piazza Leoni da una microcar guidata da un sedicenne. Dopo l’incidente è stato ricoverato in gravi condizioni a Villa Sofia dove, giorno dopo giorno, il suo quadro clinico è peggiorato nonostante le cure dei medici. Stanotte il tragico epilogo. Non ce l’ha fatta l’anziano investito il 4 febbraio scorso.

Il padre del 16enne è andato a porgere le condoglianze

Alla notizia della tragedia il padre del sedicenne, ora indagato per omicidio stradale, è andato a porgere le condoglianze alla famiglia dell’anziano.

L’incidente del 4 febbraio

L’incidente è avvenuto il 4 febbraio scorso. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli agenti dell’Infortunistica della polizia municipale, Hodl stava attraversando la strada all’altezza di viale del Fante quando è stato urtato dal giovane a bordo di una microcar Ligier ed è caduto battendo con violenza anche la testa. Poi il ricovero nel Trauma center di Villa Sofia e la morte. Dopo la constatazione del decesso sono state avviate le procedure per il sequestro della microcar.

Hodel era stato premiato dal presidente della Repubblica nel Giorno del ricordo

Hodl era nato a Fiume ed era il terzo dei tre figli di Joseph Hodl e Olga Tlapack, diventata vedova nel 1940, proprio nell’anno in cui arrivò Roberto. Dopo la guerra, ricostruisce lo studioso nonché responsabile del museo civico Baldassarre Romano di Termini, Fabio Lo Bono, la polizia segreta jugoslava fece sparire la sorella maggiore, Enrichetta. Proprio per questa storia Roberto Hodl è stato insignito dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del Giorno del ricordo del 2013.

Questa la motivazione del riconoscimento consegnato in memoria della sorella nata a Zagabria: “Studentessa. Residente a Fiume, fu arrestata il 4 giugno 1945 da partigiani titini ed imprigionata nelle locali carceri, dove risulta essere stata trattenuta per alcuni giorni. Da allora non si seppe più nulla di preciso”.

 

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