Negli scorsi giorni, una donna cardiopatica che stava seguendo un corso di formazione all’Università degli Studi di Palermo è entrata in ipotermia a causa del freddo gelido presente nell’aula in cui stava partecipando a una lezione all’edificio 19.
La ragazza portata in ospedale, i suoi colleghi spostati in un’altra aula
La ragazza è stata portata all’ospedale Civico in seguito all’arrivo del 118, e i suoi colleghi sono stati spostati in un’aula dopo le proteste per una condizione che andava avanti da due settimane, come testimoniato da un altro corsista.
Gli studenti: “Caso eclatante di un disagio permanente”
“Ciò che è successo alla donna è il caso più eclatante di un disagio permanente all’interno dell’Università: in molte strutture i riscaldamenti sono guasti, perennemente spenti o accesi a intermittenza. Non si può aspettare che qualcuno abbia un malore per intervenire, è necessario prendere le misure necessarie affinché tutti gli ambienti accademici siano adeguatamente riscaldati”. Lo scrivono le associazioni e il collettivo dell’università, in un comunicato sottoscritto da Impronta Studentesca, Laboratorio Studentesco Autonomo, Rum – Rete Universitaria Mediterranea, UDU – Unione degli Universitari e Vivere Ateneo.
“In pericolo la salute della comunità accademica nel suo complesso”
“È impensabile – continuano – che possa verificarsi una situazione del genere: la comunità accademica tutta ha il diritto di poter attraversare gli spazi dell’Ateneo in totale sicurezza, e di poter svolgere le attività didattiche con la garanzia che i servizi di base siano effettivamente garantiti. Ci aspettiamo che la governance universitaria agisca con la massima efficienza e tempestività per risolvere un problema che mette in pericolo la salute della comunità accademica nel suo complesso”.
L’invito a segnalare le problematiche riguardo riscaldamenti, edilizia o didattica
Le associazioni e il collettivo dell’università invitano la comunità studentesca a segnalare ogni problematica, cosicché si possa intervenire prontamente in tutti gli edifici e in qualunque sede di cui l’Università degli Studi di Palermo dispone, sia in riferimento ai riscaldamenti che ad altre questioni che riguardano l’edilizia o la didattica.
“Didattica in ambienti riscaldati e sicuri diritto inalienabile”
“Poter partecipare alle lezioni, agli esami o a qualunque genere di attività didattica in un ambiente riscaldato e sicuro – concludono – è un diritto inalienabile, che va assolutamente tutelato”.
La replica dell’Università
“Abbiamo avviato un’indagine interna per appurare quanto sia accaduto e per prendere le dovute e necessarie misure in merito a questa situazione incresciosa ed inaccettabile – dichiara il Direttore Generale dell’Università degli Studi di Palermo, Roberto Agnello –. Stabiliremo tutti i livelli di responsabilità e la funzionalità degli spazi sarà ripristinata al più presto. Seguiamo con assoluta attenzione le condizioni di salute della corsista”.
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