- Forza Italia spinge un protocollo si sicurezza per le isole minori
- “E’ possibile mettere in sicurezza le isole minori siciliane”
- Proposto il protocollo, appello al presidente della Regione
Un protocollo per rendere le Isole minori Covid free è stato proposto dal Centro Europeo Medicina delle Catastrofi della Repubblica di San Marino (CEMEC) e il Dipartimento Regionale Maxi–Emergenze di Forza Italia. Grazie al piano, le isole siciliane potrebbero godere di un rilancio che attualmente, rispetto alla terraferma, è più penalizzato dalla condizione emergenziale.
Potrebbero tornare a vivere di turismo
La deputata di Forza Italia all’Ars, Bernardette Grasso, spinge sull’approvazione del protocollo. “Ritengo che l’iniziativa sia di vitale importanza e auspico che il Presidente della Regione accolga favorevolmente la proposta avanzata”. La deputata annuncia un ordine del giorno. Il protocollo è infatti basato su degli strumenti tra loro integrati che permettono maggiori filtri nei controlli d’ingresso per le Isole minori a prescindere dalla conclusione della campagna vaccinale. Prevede regole comportamentali specifiche che la comunità isolana e i turisti devono adottare; sistemi di sorveglianza, modifiche delle strutture alberghiere e linee guida di sanificazione più stringenti, per rilanciare così la precaria economica locale, specie nei mesi di alta stagione.
“E’ possibile mettere in sicurezza le isole minori siciliane”
Lo dicono Maurizio Di Piazza, Responsabile in Sicilia del Dipartimento Regionale Maxi–Emergenze di Forza Italia ed Enrico Bernini Carri, presidente del CEMEC, in una nota indirizzata al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e al Presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè. Il protocollo di biosicurezza-emergenza è stato studiato per le isole Egadi, Eolie, Pelagie, Pantelleria ed Ustica. “La fase 2 del Covid-19 – afferma Maurizio Di Piazza – dura ormai da molto tempo ed è indispensabile cambiare passo. Serve quindi una svolta nella gestione della pandemia, che può prendere l’avvio con l’applicazione di un protocollo di sicurezza, rispettoso delle disposizioni ministeriali, ma nel contempo rafforzativo e adattato alle singole esigenze territoriali ed evolutive della pandemia, da attivare nei territori delle piccole isole minori della Sicilia, per poi essere esteso su una scala maggiore”.
Cosa prevede il protocollo
Enrico Bernini Carri, presidente del CEMEC ha proposto una soluzione studiata ad hoc consistente in un “Protocollo di Sicurezza per il Biocontenimento”, che permetta la fruibilità delle piccole isole, promuovendo nel contempo, un tipo di turismo responsabile, volto a tutelare la sicurezza del turista e della comunità ospitante. Il protocollo CEMEC di prevenzione alla cui stesura hanno collaborato tra i vari esperti coordinati da Bernini Carri, anche Maurizio Di Piazza e la delegata dell’organizzazione per la Sicilia, Gabriella Di Munno, è basato su un insieme di strumenti integrati tra loro: un sistema di filtro all’ingresso (SISTEMA TTTS); una serie di regole comportamentali che devono essere adottate dal turista e dalla comunità isolana; alcune modifiche del territorio e degli ambienti di lavoro; alcune modifiche all’interno delle strutture alberghiere di dimensioni maggiori; un sistema di sorveglianza e di default; linee guida di sanificazione.
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