Che la politica sia accordo, compromesso, strategia, nella migliore delle ipotesi, o quando invece, nel peggiore degli scenari, si declina in compravendita di voti,  scambio di favori del “do ut des”, dovrebbero essere tutti aspetti e fatti consolidati nell’immaginario collettivo tanto da lasciare quasi indifferenti.
Ma quando questi fatti, nella loro crudezza, non sono più racconto e cronaca ma sono i politici stessi, dalla loro viva voce, a riconsegnare come realtà quella che finora magari era soltanto una convinzione per quanto avvalorata dalle cronache, ecco dovrebbe fare un diverso effetto.

Ed è questo l’ effetto che “Italian Politics 4 Dummies” di Ismaele La Vardera promette a chi vede questo documentario. Se questa promessa sarà mantenuta sarà il pubblico a dirlo.

La Vardera, il Davide contro i Golia della politica, che nel 2017 irruppe come candidato nella corsa a sindaco a Palermo, salvo poi rivelare a fine corsa, quando i giochi erano fatti, che quella campagna elettorale registrata nelle voci dei suoi protagonisti, negli incontri, nelle promesse fatte, negli accordi proposti, sarebbe diventato un documentario.
Il giornalista, inviato delle Iene, in un reportage di circa 100 minuti diretto da DavideParenti e Claudio Canepari  ha presentato il suo film questo pomeriggio a Palermo, in anteprima. Cento minuti per raccontare politici nazionali e non, del recente passato o dell’attuale presente: c’è Matteo Salvini allora leader della Lega, oggi Ministro dell’Interno, che appoggiò la corsa di Ismaele in cerca di una sponda verso quel Sud “terrone” e spreca risorse che però può far sempre comodo quando diventa bacino di voti. Ci sono rais della politica siciliana  come Totò Cuffaro, due volte Governatore della Sicilia e con una condanna per mafia all’attivo, fuori dalla politica solo a parole ma stratega di accordi e possibili compromessi nei fatti e che nel film muove i fili della candidatura di Fabrizio Ferrandelli. Così anche Gianfranco Miccichè, oggi presidente dell’Ars, che in quella corsa per la poltrona di primo cittadino, consegnò l’appoggio di Forza Italia al leader dei Coraggiosi. C’è Giorgia Meloni che con Fratelli d’Italia decise di appoggiare la candidatura, facendo di La Vardera, il candidato della destra. E così tanti altri ripresi a proporre accordi al giovane candidato, magari in cambio di un posto di assessore o una candidatura addirittura nel listino per le regionali.

Ma ci sono anche quelli che conducono La Vardera a parlara con ‘gente che conta’ in un quartiere come la Kalsa e che può far pesare i suoi voti nel piatto della bilancio, quella che i voti li compra. Ma in cambio di cosa e per chi? Ma c’è anche raccontato il rapporto con Francesco Benigno, l’attore di Mery per Sempre, inizialmente candidato con La Vardera. Lo stesso attore che ha cercato di fermare la proiezione del film nei giorni scorsi.

Al netto di tutto c’è raccontata anche quello che la politica è diventata oggi nelle sue modalità e nei suoi ritmi dettati dal  mondo dei social fatto di selfie e video in diretta, messaggi video che facciano sentire l’elettore falsamente protagonista di quel gioco che invece rimane molto, troppo lontano dal quotidiano di chi è chiamato ad esprimere il proprio voto e a scegliere da chi essere governato.

Il film sarà proiettato nei cinema il 26 ed il 27 novembre.