Interventi per famiglie e imprese per frenare la crisi economica, la pace fiscale e il rilancio dei principi dell’Autonomia siciliana, per non dire di una politica che marchi la sicurezza del territorio. Sono i questi i key points della strategia politica della Lega. Alla vigilia del voto per le Politiche  e per la Regione siciliana, Nino Minardo – segretario regionale della Lega – ha spiegato la strategia politica del partito che guida a Talk Sicilia.  

Un tetto all’aumento delle bollette come in Francia

Non c’è dubbio che il focus principale di questa campagna elettorale sia la crisi energetica e il conseguente caro bollette. Per Minardo, “la crisi energetica è l’argomento principale di questa campagna elettorale, perché è il dramma che vive ogni famiglia, ogni azienda, ogni lavoratore dipendente. La proposta della Lega prevede ciò che altri Paesi d’Europa e del mondo hanno già fatto nei mesi precedenti. Noi proponiamo di seguire l’esempio della Francia, che ha stabilito un tetto massimo all’aumento. La Francia, per esempio, lo ha stabilito al 4%. Noi proponiamo di fare la stessa cosa in Italia.

Una pace fiscale e la flat tax al 15%

Ma per rilanciare l’economia potrebbe non bastare: “servono tutta una serie di interventi in materia fiscale che diano aiuto e ossigeno ai tanti cittadini, alle tante aziende che oggi sono veramente soffocate dal fisco dopo due anni di pandemia e oggi a causa delle conseguenze della guerra. Parto dalla proposta della flat tax al 15% che già oggi utilizzata da ben 2 milioni di partite Iva in Italia su iniziativa della Lega e che noi vorremmo estendere ad altri lavoratori e ad altre aziende gradualmente, fino ad arrivare ad una estensione totale”.

“Ma poi voglio anche citare la proposta legata alla pace fiscale- continua Minardo – noi abbiamo bisogno che l’Erario faccia un accordo, chiamiamolo così definitivo col cittadino, attraverso un saldo e stralcio di tutte quelle cartelle esattoriali che in questi giorni stanno partendo arrivando a casa dei cittadini, affinché finalmente si possa mettere un punto e soprattutto affinché lo Stato possa recuperare quello che è recuperabile. Altrimenti  lo Stato non recupererà nulla e soprattutto che i cittadini verranno soffocati e non riusciranno più ad andare avanti.

Iva a zero sui beni di prima necessità

“Abbiamo proposto ad esempio l’Iva zero sulle spese di prima necessità come il pane, la pasta e riso, il latte, la frutta e la verdura, proprio per andare incontro a chi anche ha il problema della quotidianità per andare a fare la spesa e quindi via le tasse sui premi straordinari.  Queste sono proposte che la Lega porta avanti già da mesi e lo abbiamo fatto anche all’interno della compagine governativa del premier Draghi. Ma ci è stato impedito di riuscire a portarla avanti da dal Pd e dai cinque Stelle.  Sappiamo benissimo, invece, che un governo di centrodestra porterà tutte queste proposte”.

“Abolire il numero chiuso alle Facoltà di Medicina”

Secondo Minardo, la crisi pandemica ha messo a nudo la carenza delle risorse umane in Sanità “Siamo uno dei pochi paesi che ancora mantiene una cosa assurda come il numero chiuso degli studenti in medicina. Quest’anno quasi 70.000 studenti  hanno chiesto di entrare nella facoltà di Medicina e il numero chiuso ha consentito solo a 14.000 di questi di poter accedere. Allora noi diciamo di mettere una parola fine al numero chiuso, di fare in modo che la selezione avvenga al primo anno. Facciamo iscrivere tutti coloro che vogliono farlo, poi si fa il primo anno e alla fine del primo anno valuteremo chi è bravo ed è in condizione di andare avanti”.

Dare pieno valore all’Autonomia siciliana

Minardo lancia anche una riflessione sulla necessità di scrostare un po’ di ruggine dall’autonomia siciliana. A livello nazionale la Lega fa dell’Autonomia dei territorio un cavallo di battaglia. “Ci sono altre regioni italiane governate dalla Lega che hanno addirittura fatto un referendum – indica il segretario siciliano – e mi riferisco alla Lombardia e al Veneto. Questa cosa è stata percepita come  dannosa per la Sicilia. Questo è un grande errore, perché noi l’autonomia ce l’abbiamo già. Io dico una cosa diversa. In quella modifica normativa che verrà fatta per la Lombardia e Veneto, dovremo inserire alcune modifiche allo Statuto autonomo siciliano che possano finalmente rendere giustizia alla nostra autonomia. Parliamo di autonomia, parliamo di fiscalità, di vantaggio. Come Lega, come segretario regionale del mio partito, ma anche, spero, come rappresentante in Parlamento della mia regione,  dobbiamo fare in modo che la Sicilia finalmente possa avere un’autonomia che faccia tornare in Sicilia risorse importanti”.

Schifani è l’uomo che serve alla Sicilia

Abbiamo sempre anteposto l’interesse della coalizione all’eventuale ambizione personale. Il centrodestra in Sicilia ha grandi meriti. Ancora oggi è la coalizione vincente perché ha governato, ha governato bene anche se restano tante cose ancora da fare. Io sono  convinto che Renato Schifani è la scelta giusta come candidato alla presidenza della Regione. Schifani è un uomo di grande maturità politica e di grande equilibrio.

Con Salvini perchè ha dimostrato di saper ben governare

“Da qualche anno ho sposato il progetto politico della Lega in Sicilia e di Matteo Salvini che ha avuto la grande capacità e la grande lungimiranza di estendere a tutto il territorio nazionale quello che è stato con grande successo nei decenni passati. Un progetto politico nato sul territorio: la Lega amministra regioni città importanti da tanti anni e lo fa con grande successo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Questo mi  ha spinto, insieme a pezzi importanti della classe dirigente siciliana a sposare il progetto politico di Matteo Salvini”. Con queste parole, Nino Minardo, segretario regionale della Lega ha spiegato a Talk Sicilia le ragioni della sua adesione al partito diretto da Matteo Salvini.

Spiega infatti Minardo che, “la Lega è un partito che nasce dal territorio, è un partito che dell’autonomia fa un proprio cavallo di battaglia. Diciamocelo chiaramente in Sicilia l’autonomia e ce l’abbiamo già da tanti anni, non siamo mai riusciti veramente ad utilizzarla appieno e a fare in modo che questa autonomia facesse arrivare  sul territorio una ricaduta in termini di risorse importanti. Forse è arrivato il momento, attraverso il supporto e il sostegno di un partito come il nostro, che ciò finalmente avvenga sul piano nazionale”.

Centrodestra è unica proposta politica seria

Alla vigilia della doppia tornata elettorale del 25 settembre, Minardo spiega quali siano i  punti forti programmatici dell’offerta politica leghista: “L’unica proposta politica seria e unitaria è quella del centrodestra. Nel momento in cui è caduto il governo Draghi, il Paese è precipitato alle elezioni. Il centrodestra, in mezz’ora di incontro tra i nostri leader nazionali, ha trovato la propria compattezza, la propria unità e tirato fuori un programma elettorale. Snello, pragmatico e vero. Finalmente dopo 15 anni, forse l’Italia oggi, a partire dal 25 settembre, potrà avere un governo eletto dagli italiani. E una cosa che sembra banale, ma invece risulta importante perché chi viene eletto è ed è legittimato dal consenso popolare per andare a governare. Dopo dovrà dare conto e ragione ai propri elettori. Nelle ultime due legislature e per metà della legislatura 2008 2013, ci siamo ritrovati al governo i partiti che avevano perso, cioè il Partito Democratico, puntualmente”.

“I tecnici devono fare i tecnici – sottolinea il segretario regionale della Lega – e i politici devono fare i ruoli di indirizzo politico, devono andare alla politica, ovviamente tenendo conto delle competenze. Non non esistono uomini soli al comando, non esistono tuttologi. Ognuno per le proprie competenze deve assumersi le responsabilità. Il centrodestra ha al proprio interno risorse tali da poter occupare i posti importanti di governo. I tecnici, poi, devono collaborare la politica affinchè si rendano concreti quelli che sono gli indirizzi politici”.

Minardo, “affrontare tema sicurezza con modello Salvini”

Tra i temi più cari alla narrativa leghista c’è quello della sicurezza: “La situazione è sotto gli occhi di tutti -spiega Minardo – ogni giorno, soprattutto nel periodo estivo in Sicilia, arrivano anche  2000 persone al giorno. Abbiamo gli hotspot che scoppiano di persone come Lampedusa,  che potrebbe ospitare 350 persone ma invece mediamente ne accoglie oltre 2000  in condizioni veramente disumane. Se questa è l’accoglienza, c’è qualcosa che io evidentemente non ho compreso”.

Come si risolve il problema? “Come ha fatto Matteo Salvini da ministro dell’Interno. Lo ha detto in campagna elettorale e poi lo ha dimostrato. Ha fermato gli sbarchi perché qui c’è un problema di carattere europeo. Ogni Paese europeo deve assumersi le proprie responsabilità e soprattutto si deve fare chiarezza sulle risorse enormi che noi spendiamo per quella che alcuni definiscono accoglienza, ma che accoglienza non è.  Quelle risorse potrebbero essere utilizzate, per esempio, per aiutare queste persone nei loro Paesi. L’accoglienza va fatta nella maniera corretta. Matteo Salvini lo ha dimostrato, ne sta pagando le conseguenze anche attraverso dei procedimenti che tutti auspichiamo finiscano presto. Salvini non ha fatto altro che il proprio dovere di ministro dell’Interno e ciò che aveva promesso in campagna elettorale per cui gli italiani lo avevano votato. Poi c’è anche il tema delle sicurezza delle città, è chiaro che serve l’ampliamento di nuove unità nelle forze dell’ordine di nuove risorse. E un tema per noi fondamentale”.

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