L’anno scolastico sta per volgere al termine. Per il Keynes Institute di Palermo è stato un anno di successo.
Si legge in una nota della scuola: “Durante quest’ultimo anno scolastico siamo stati osservati da una importante organizzazione del Regno Unito che si occupa di monitorare le scuole che, nel mondo, applicano principi educativi improntati allo sviluppo della persona, sia da un punto di vista formativo (sviluppo delle competenze) che da quello personale (costruzione della propria autonomia e identità). Tutto ciò seguendo un approccio basato sulla crescita personale dell’alunno e sullo sviluppo dei suoi talenti, in un contesto internazionale che rispetta la mobilità degli studenti”.
“Sempre più frequente è, infatti, la scelta di studiare presso scuole e università anglofone e ciò rende necessaria la partecipazione a reti di scuole che possano garantire una scelta consapevole ed un supporto ai processi di internazionalizzazione degli studi”.
“Con grande orgoglio vogliamo comunicare a tutti voi, che avete scelto il nostro Istituto per far crescere i vostri figli – dando loro un’educazione di qualità, che la nostra scuola ha ricevuto proposta formale di entrare a far parte della rete di scuole The City of London Freemen’s School Global, rappresentando l’Italia”.
The City of London Freemen’s School è una delle 5 istituzioni educative più importanti del Regno Unito. Per oltre 150 anni ha educato intere generazioni di classe dirigente britannica, con considerevoli risultati in termini di placement presso le migliori università (Università di Oxford, Università di Cambridge, Imperial College e tante altre).
Giovedì 26 maggio alle 18 la scuola, che si trova in via Marchese Ugo n°6, avrà il piacere di ospitare il responsabile del progetto di internazionalizzazione, il professore Paul Bridges.
L’importante appuntamento si terrà presso il teatro dell’istituto.
Il liceo linguistico Keynes, come si legge nel sito internet dell’istituto,” attraverso lo studio delle tre lingue straniere (inglese, francese e spagnolo), e della cultura comunitaria, si concentra sull’acquisizione di competenze linguistico-comunicative necessarie al “cittadino europeo” per fronteggiare situazioni reali.
Ma il piano allarga l’orizzonte anche oltre l’Europa, prevedendo l’insegnamento della lingua araba.
L’approccio umanistico è poi integrato e rafforzato dalle discipline scientifiche, e per chi volesse, informatica, che proponiamo e consigliamo come opzione di arricchimento”.