Gli ospedali della provincia di Palermo non avrebbero ancora allineato l’importo dell’affidamento dei servizi di vigilanza armata, in favore della società aggiudicataria Mondialpol Security agli originari valori di spesa, per rientrare in linea con l’importo di aggiudicazione. È la società Ksm che scrive alla Centrale Unica di Committenza Regione Sicilia in merito alla gara centralizzata per l’aggiudicazione dei servizi di vigilanza armata negli ospedali di Palermo. “Non risulta che il riallineamento sia stato effettuato dai primi tre Enti Ospedalieri”, si legge nell’esposto della società che si occupa di vigilanza privata armata e non.

La tesi sostenuta dalla Ksm sulla gara centralizzata

Secondo la Ksm, non risulterebbe che il riallineamento sarebbe stato eseguito dalle aziende ospedaliere ARNAS Civico, ASP 6 Palermo e Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello. Solo l’azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” si sarebbe mossa in tal senso. “In disparte la mancata previsione del servizio di videosorveglianza e la duplicazione del servizio ronda/ispezioni che comporterebbe un maggiore esborso, ha correttamente aderito alla Convenzione nei limiti dell’importo”, dice l’esposto della società di vigilanza. “Lo stesso non può dirsi per le Aziende Ospedaliere ARNAS Civico, ASP 6 Palermo e Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello che ancora oggi non hanno rettificato le loro delibere di adesione”.

“Già sforati i 6,2 milioni previsti per il 2022”

Secondo la Ksm, dai conteggi, i 6,2 milioni “previsti dall’aggiudicazione risultano essere superati/sforati, cumulativamente, già a dicembre 2022”. L’importo salirebbe infatti a 6,4 milioni. “Al 31 dicembre 2023 verrebbero spesi 10.234.886 euro e al 1 aprile 2024 (come da delibere delle prime tre Aziende Ospedaliere) verrebbero spesi 11.043.436 euro”.

La richiesta d’intervento all’Anac

Ora la Ksm chiede l’intervento dell’Anac, “al fine – si legge ancora nell’esposto – di riportare nei giusti binari la gestione della gara centralizzata che non può essere demandata, soprattutto nella fase della sua prima attuazione, alle singole aziende ospedaliere”. “Così facendo – sottolinea la società di vigilanza – si avvantaggia palesemente l’aggiudicataria che godrebbe di ricavi che esorbitano gli importi a suo tempo stabiliti anche in contrasto con quanto da ANAC statuito”.

“Serve una nuova procedura”

Ksm chiede quindi “il riallineamento delle scadenze delle delibere di adesione alla Convenzione
nell’ambito di quanto dalla legge previsto” ma anche la una nuova procedura concorrenziale “per evitare il perdurare di posizione di vantaggio di pochi operatori che godrebbero di varie e inopportune proroghe contrattuali”.

La secca replica di Mondialpol

Secca la replica di Mondialpol, la società che attualmente svolge i servizi di vigilanza in base a questo appalto “Le tesi di KSM sono infondate. La società – scrivono da Mondialpol – non tiene conto infatti che, ai sensi della Convenzione sottoscritta per l’affidamento del servizio, l’importo massimo spendibile è incrementabile in base alle previsioni dell’art. 106 del Codice dei contratti pubblici”.

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