Dopo un lungo periodo di chiusura, dovuto ai lavori di restauro, torna ad essere fruibile la Biblioteca Comunale di Palermo.
Presenti all’inaugurazione il sindaco, Leoluca Orlando, il vicesindaco ed assessore alla Città Storica, Emilio Arcuri, l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano e la Direttrice della Biblioteca comunale Eliana Calandra.
“La riapertura del complesso della Biblioteca Comunale di Casa Professa – afferma Orlando – è un segnale positivo che conferma l’impegno dell’Amministrazione nel percorso avviato di crescita culturale, attenzione al territorio e recupero dell’identità. Restituiamo alla città uno dei suoi gioielli più preziosi custodito nel cuore pulsante del centro storico. Un’occasione che tutti quanti dobbiamo cogliere per nutrire maggiore autostima nel sentirci Palermitani , per il patrimonio che abbiamo e, soprattutto, per continuare in questa azione di recupero del nostro patrimonio storico, culturale e monumentale”.
“Ancora una volta – sottolinea Arcuri – un importante lavoro edile della città, viene realizzato nel pieno rispetto e a tutela del patrimonio esistente, in linea con la filosofia complessiva degli impegni assunti dall’Amministrazione.
Il recupero, la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico ed architettonico, si confermano volano di nuova economia e sviluppo”.
“Un momento molto importante per la città – dichiara Cusumano – che, dopo iniziative culturali e concerti realizzati quest’estate per riavvicinare il pubblico a questo preziosissimo patrimonio comune, restituisce alla cittadinanza, agli studiosi ed agli studenti la Biblioteca di Casa Professa. Abbiamo in programma da qua alla primavera una serie di iniziative che oltre a rendere sempre più fruibile il bene, daranno lustro ad alcuni dei volumi più pregiati qui custoditi, a cominciare dal rientro del Codice Resta recentemente restaurato dall’Istituto Nazionale per la Grafica”.
Soddisfatta la Direttrice Calandra, che annuncia: “abbiamo pensato di riaprire con delle visite guidate per tutto il mese di gennaio perché abbiamo il piacere di mostrare alla città la biblioteca nella sua nuova veste. Da febbraio riprenderà, invece, regolarmente la consultazione”.
Restituite all’antico splendore e visitabili la Sala Amari, col deposito dei Preziosi e rari, che si apre sull’atrio interno della Biblioteca, con le sue secentesche librerie dipinte, riportate all’originario splendore da un accurato restauro, e le due Sale lignee, le ottocentesche sale lettura storiche al primo piano, e impreziosite dagli arredi originari con scaffalature su due livelli con ballatoi percorribili ornati dalla straordinaria collezione di ritratti di Siciliani illustri denominata Famedio (Tempio della fama).
Possibile visitare le torri librarie, parte del primo intervento, con la nuova sistemazione dei volumi.
Ultime tappe del percorso, la Chiesa di San Michele Arcangelo, di impianto trecentesco, sottoposta a modifiche nel Cinquecento e dal 1870 sottratta al culto e usata (fino ad oggi) per custodire i depositi librari della Biblioteca comunale e l’attiguo complesso della Chiesa dei SS. Crispino e Crispiniano con i pertinenti spazi esterni e locali adiacenti, oggetto dei recenti lavori di ripristino che andrà ulteriormente ad arricchire le attività e l’offerta di questo importantissimo polo culturale della città nel contesto di Ballarò.
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