Sono un centinaio ed affolleranno Palazzo dei Normanni nei prossimi cinque anni. Affolleranno forse non è il termine giusto. Bisognerà ancora capire se effettivamente li vedrewmo girare per corridioi e uffici dei gruppi parlamentari.
Sono i nuovi collaboratori, portaborse e impiegati dei gruppi Parlamentari e dei singoli deputati. per effetto di una norma voluta dal governo Monti, infatti, da questa legislatura non si può più procedere con i rimborsi ai deputati in busta paga ma esiste una dotazione economica che ogni deputato può indicare all’Ars come usare per pagare i suoi collaboratori.
E’ l’esercito dei così detti D6. Tecnicamente si tratta di una qualifica del personale dell’Ars (dirigente di sesta fascia economica) alla quale viene parametrata la disponibilità economica. Cinquantottomila euro circa la disponibilità annua lorda. ma spesso i deputati no la usano per pagare una sola persona. La spezzano anche in due o addirittura tre o quattro trance (in quest’ultimo caso da fame)
Di fatto la legge nata per limitare e controllare la spesa pubblica sembra trasformarsi in un nuovi precarificio così come tutto il sistema antk casta si sta trasormando in una lotta contro il lavoro e i diritti del lavoratore e non certo contro i privilegi.
Ma l’operazione messa in piedi in base alla legge Monti è già sotto la lente di ingrandimento tanto di una procura della Corte dei Conti che ha grande attenzione soprattutto al lavoro tanto di una presidenza dell’Ars che i suoi contratti ‘doro’ li ha già fatti
Ma gli abusi quantomeno etici (da un punto div ista legale tutto in regola) non mancano. Tanti, troppi gli assunti che sono, in realtà, candidati non eletti, ex politici o parenti di attuali o ex politici regionali o di altre assemblee elettive.
Il viaggio fra i nomi noti lo fa il quotidiano La Repubblica partendo dal gruppo di Forza Italia dove fra i nuovi assunti ci sono Federica Tantillo figlia dell’ex deputato Giulio, Giuseppe Scelfo storico collaboratore di Renato Schifani, Laura Genco figlia di un ex assessore comunale della giunta Cammarata a Palermo. Non sarebbe diversa la situazione in casa Pd dove si registra l’assunzione di Peppe Di Cristina segretario del partito a Caltanissetta, Fabio Roccuzzo ex candidato di Caltagirone, Pasquale calamia ex consigliere di Castelvetrano.
Rientra in casa Diventerà Bellissima l’ex presidente del parco delle Madonie Angelo Pizzuto così come Gaetano Canzoneri ex candidato alle amministrative del 2012. C’è posto anche per l’ex consigliere di circoscrizione a Palermo Edoardo De Filippis e per Giuseppe Cantone fratello della portavoce di Fratelli d’Italia a Aragona.
Nel gruppo dei Popolari e Autonomisti si trova Isabella Cacciatore ex candidata dei Coraggiosi di Ferrandelli a Palermo. Il gruppo più consistente e dunque quello con più collaboratori è il Movimento 5 stelle che conta 21 contratti. Oltre ad un gruppo di comunicazione di ben sette persone (quattro dedicate ai social e tre all’ufficio stampa) ci sono contratti anche per gli ex Parlamentari Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio.
A difendere questa norma, a sorpresa, sono èproprio i 5 stelle con Giancarlo Cancelleri che parla di contratti giusti. I collaboratoi non vanno aboliti bisogna solo accertarsi che siano persone valide. e loro, i 5 stelle, hanno assunto avvocati, giornalisti e videomaker tutti con contratti di lavoro nazionale.
Insomma sono gli unici che virano verso il rispetto del lavoro mentre c’è anche chi si è dimesso da capogruppo come Margherita La Rocca Ruvolo dell’Udc per protestare contro queste assunzioni. Che poi assunzioni non sono trattandosi di contratti a tempo determinato.
(nella foto il cortile della Fontana snodo per accedere agli uffici dei gruppi Parlamentari)
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