“La città dei poveri” è la video inchiesta realizzata da Massimo Minutella e Antonio Turco. Alla vigilia di Natale, Massimo Minutella è entrato dentro la Missione Speranza e carità, l’opera caritatevole fondata esattamente trenta anni fa dal missionario Biagio Conte. Il progetto rientra nel solco delle “inchieste gentili” di Minutella, un modo di affrontare con un tocco d’umanità, quelle storie di cronaca e società talvolta scomode e spesso indicibili.
“La città dei poveri”, la storia di Francesco che picchiava la figlia
Tra i tanti ospiti della Missione, la telecamera di Minutella e Turco ha catturato la storia di Francesco. La Missione garantisce a Francesco ogni giorno dei pasti caldi e un letto dove dormire. Come tutti gli ospiti della comunità, anche Francesco è sempre pronto a dare una mano. Ogni tanto lo si può trovare in portineria ad accogliere gli ospiti o a sbrigare le faccende di ogni giorno. Francesco era un barista. Lo sguardo triste nascosto da un paio di occhiali spessi, Francesco ha la barba incolta e il volto segnato dalla stanchezza. Questa è la sua storia: “Ho lavorato per quaranta anni come banconista. Adesso sono senza lavoro. Quando mia moglie è morta il mondo mi è crollato addosso. Ho iniziato a bere. L’alcool ha inghiottito la mia vita. Ero completamente sballato. Mi è venuta la cirrosi epatica e il mio cervello è andato in tilt. Così mia figlia mi ha portato qui, alla Missione Speranza e carità”. Francesco racconta il dramma della sua famiglia senza omettere nulla. “Non pensate che mia figlia sia stata crudele. Io la picchiavo, l’ho buttata fuori di casa. Ho combinato un macello. Così i miei familiari hanno deciso di portarmi qua.
“La città dei poveri”, la storia di Francesco e la speranza di tornare a casa
Grazie al periodo trascorso in comunità, Francesco adesso intravede un barlume di luce e speranza. “Il dialogo con i miei familiari adesso c’è. Grazie ai miei fratelli e grazie anche a mia figlia. Lei non mi ha abbandonato. Mi ha detto di stare qua, credo l’abbia fatto per proteggermi e per proteggere tutti i miei cari dai miei raptus. C’è una promessa nella vita di Francesco: “mia figlia lo ha detto chiaramente, papà quando starai bene torni a casa da noi”.
Per Francesco il tempo trascorso in comunità è stato tempo prezioso. “Ho capito di avere sbagliato, tutto il mio dramma è iniziato con la morte di mia moglie. Non avevo come sfogarmi e mi sono dato all’alcool. Qua mi vogliono tutti bene, andiamo avanti”.
“La città dei poveri”, il volto nascosto di Palermo
Ecco perché Massimo Minutella ha deciso di realizzare questa inchiesta. “Questo reportage per mostrare un volto di Palermo che spesso tendiamo a dimenticare. Ma esiste quel volto, ed è Palermo, quella parte di Palermo che non vogliamo o non abbiamo il coraggio di guardare in faccia. E’ il mondo di centinaia e centinaia di invisibili, persone come noi finite però ai margini della società. Oggi sono senza un lavoro, senza una casa, senza una famiglia e spesso senza neanche più speranza”. Il video racconto “La città dei poveri” è un progetto di Blogsicilia.it, scritto da Massimo Minutella per la regia di Antonio Turco.
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