In occasione della terza edizione de “Le Università per la legalità” gli atenei italiani si confrontano a Genova sul tema della Convenzione Onu di Palermo contro la criminalità transnazionale. L’iniziativa prevede corsi universitari e di formazione sul tema delle mafie, realizzazione di video e articoli giornalistici sull’antimafia, una notte bianca in cui attori, fotografi e musicisti parleranno di legalità, impegno sociale e memoria. Tutti progetti presentati dagli studenti di 15 Atenei italiani che hanno partecipato al bando del Miur e della Fondazione Falcone per “Le Università per la Legalità 2019”.
Tema scelto per quest’anno è la Convenzione di Palermo: l’eredità di Giovanni Falcone, argomento a cui si ispira anche la cerimonia commemorativa del XXVII anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio organizzata per il 23 maggio a Palermo. La Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, primo strumento giuridico a fornire basi comuni a tutti i Paesi nel contrasto al crimine organizzato, fu firmata da 189 nazioni nel capoluogo siciliano a dicembre del 2000. Un traguardo fortemente voluto da Giovanni Falcone, che, già nei primi anni ‘80, aveva intuito l’importanza della cooperazione investigativa e giudiziaria internazionale nella guerra a mafie ormai globali.
Alla rete delle Università per la Legalità hanno aderito 27 Atenei italiani, 15 hanno partecipato con propri progetti. Ci sono anche le Università di Palermo e l’Università degli Studi di Enna “Kore”. L’ateneo palermitano partecipa con un progetto dal titolo “UNIPA non dimentica V edizione – Una notte per non dimenticare: un viaggio tra memoria e legalità”. In occasione delle celebrazioni del XXVII anniversario della strage di Capaci, gli studenti, e le associazioni studentesche, coinvolgeranno la cittadinanza palermitana tutta in un evento commemorativo in onore e ricordo dei caduti per mano mafiosa. La finalità ultima dell’evento vuole essere quella di sostenere ed incoraggiare la società civile con riguardo al fenomeno mafioso; da un lato, raccontando le tristi vicende storiche che hanno riguardato da vicino la Sicilia, e dall’altro, promuovendo una cultura della legalità capace di educare il cittadino ad un corretto agire civico.
Attraverso il coinvolgimento di artisti, provenienti dal teatro, dalla fotografia e dalla musica, il progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare i partecipanti sul tema della legalità attraverso moderne forme comunicative. L’iniziativa avrà luogo il 18 luglio tra le ore 21.00 e le ore 24.00, in Via d’Amelio, luogo della strage costata la vita a Paolo Borsellino e agli agenti della scorta.
“Siamo oggi qui a Genova per parlare di lotta alla mafia, di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino che costituiscono per i giovani un esempio da seguire. – ha detto Maria Falcone – Università per la legalità è un progetto che assume sempre maggiore importanza e valore perché nato in modo spontaneo, dalla volontà dei ragazzi. Credo che l’Italia abbia bisogno di persone che si riuniscono e parlano di mafia, perché la mafia c’è ancora e per vincerla serve l’impegno di tutti”. “Auguro ai giovani – ha aggiunto – un’Italia libera dalle mafie, che garantisca loro il lavoro e la possibilità di eccellere in Patria”.
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