Ricordate il giallo amministrativo dell’estate, quello della delibera della giunta regionale completamente oscurata i fase di pubblicazione? Dopo le proteste, l’esposto di una associazione e le richieste di chiarimenti di parte sindacale per una anomalia senza precedenti, la Regione decide di rimuovere in parte il ‘segreto’ sulla delibera.
Si tratta della rimozione del dirigente generale Maria Letizia Diliberti
Rimossa gran parte delle bende nere e resa, dunque, fruibile la parte ‘deliberante’ del documento si apprende che si tratta della decisione della giunta regionale di rimuovere dall’incarico di dirigente generale del Dipartimento Osservatorio Epidemiologico dell’assessore Sanità di Maria Letizia Diliberti. La dirigente è indagata e destinataria di misura interdittiva nell’ambito dell’inchiesta sui dati ‘spalmati’ nel contagio covid19 e relativi alle vittime. Una inchiesta che aveva travolto anche l’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza che si era dimesso ma che adesso si è molto sgonfiata tanto che Razza è tornato al suo posto.
La delibera
Si tratta della delibera della giunta regionale di governo adottata in piena estate, ed esattamente l’11 agosto con il numero 338. Una delibera che appariva nella sezione incarichi e nomine e dunque interpretata come di ‘incarico’ a qualcuno per fare qualcosa. In realtà si tratta di una decisione di revoca di incarico.
Nel rispetto delle indicazioni sulla trasparenza amministrativa la delibera 338 è stata pubblicata sul sito della Regione siciliana ma il contenuto era totalmente oscurato. Una operazione effettuata con cura e attenzione per evitare che possa essere reso leggibile qualsiasi dato.
GUARDA QUI LA DELIBERA PER INTERO
Esposto dell’Osservatorio sulla Pubblica Amministrazione
La vicenda aveva subito aveva attirato l’attenzione dell’Osservatorio sulla Pubblica Amministrazione, presieduto dall’Avv. Vito Pirrone, che ha già provveduto ad inoltrare un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Presidenza ed alla Segreteria Generale della Regione ed all’autorità sulla Privacy.
L’Osservatorio faceva notare che il documento pubblicato si compone di 150 righe di cui 131 vistosamente oscurate con una riga nera, per impedirne la lettura nascondendo sia l’oggetto, sia la motivazione, sia il dispositivo.
Nel testo, dunque, dunque appariva visibile esclusivamente lo stemma della Regione, il richiamo a qualche legge precedente, il numero, la data e dopo diverse pagine completamente oscurate, soltanto la firma del Segretario e del Presidente.
Fondamentale del’intervento sindacale
Fondamentale per la parziale desecretazione anche l’intervento sindacale “Abbiamo chiesto di sapere subito cosa ha approvato il Governo e ci chiediamo perché mai siano state oscurate cinque delle sei pagine della delibera” aveva detto Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal, che avevano inviato una nota in merito alla Segreteria della Giunta regionale.
Delibera leggibile adesso ma solo in parte
Ma la ‘desecretazione’ adesso non è totale. Resta oscurato un intero paragrafo che inizia con CONSIDERATO che seguito da 28 righe oscurate. E’, però, visibile tutto il resto sia del dispositivo che della parte deliberante e chiarisce qual è il fine della deliberazione. E’ ipotizzabile che la parte oscurata riporti elementi dell’inchiesta che non devono essere resi noti e che sono parte delle motivazioni della revoca dell’incarico
LEGGI QUI LA DELIBERA PARZIALMENTE DESECRETATA
Il giallo sembra risolto anche se ancora non del tutto
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