Sei cani, di cui due in gravi condizioni di salute. Tutti, poi, sarebbero stati tenuti senza acqua e cibo. E’ questo il nuovo “prodotto” dell’ex fabbrica del lievito del quartiere Arenella, a Palermo.
Posti, affermano gli animalisti, che dal maggio scorso sarebbero pure sotto sequestro.
Sono stati loro, i volontari guidati da Salvatore Libero Barone, a chiamare il Commissario Medici che dirige il Nucleo Cinofili della Polizia Municipale di Palermo. Quattro Agenti più lo stesso Commissario hanno così disposto l’irruzione in un posto che di certo un po’ frequentato deve essere. I cani erano tutti detenuti all’interno di stanze blindate da robuste catene metalliche. Cinque di loro erano legati, mentre, quasi morente, era una cagnolina.
“Non sappiamo come siano arrivati nei luoghi e a cosa servissero – riferisce Salvatore Libero Barone all’Agenzia di Stampa GeaPress – Di certo non è la prima volta ed è probabile che senza un intervento risolutivo si continuerà ancora nel tempo. Questa stessa situazione – afferma Barone – l’avevamo già posta all’attenzione del Comune“.
Questi luoghi, affermano gli attivisti afferenti a più associazioni Palermitane che oggi erano presenti sul posto, sono noti anche per i combattimenti. In particolare l’ex cava dell’Arenella dove sembra che di recente alcuni figuri hanno portato via alcuni cani.
Quattro dei sei animali dell’ex fabbrica del lievito, sono ora ricoverati presso il canile municipale di Via Tiro a Segno e non versano in gravi condizioni. Diversa situazione per i rimanenti due. Per una piccola femmina, in modo particolare, si teme per la vita.
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